di
Matteo Sannicolò
Cina, la madre e il fratello: «È assurdo». La Federazione: «Abbiamo il timore che sia trascorso troppo tempo prima dell’arrivo dei soccorritori»
Stava correndo nonostante un’afa tremenda, si è sentito male e lunedì è morto in un letto d’ospedale, dopo aver ricevuto l’estrema unzione su richiesta della madre e del fratello. Mattia Debertolis, trentino, 29 anni, era ricoverato in prognosi riservata a Chengdu, in Cina. L’atleta della Nazionale italiana di Orienteering, che lavora a Stoccolma come ingegnere, era stato colpito da un malore durante la gara inaugurale dei World Games, sabato scorso.
Il caldo e il malore
Si teme che la causa possa essere stato il caldo torrido registrato nel corso della competizione, con punte che avevano toccato i 43 gradi. La madre e il fratello dell’atleta italiano erano subito volati in Cina per raggiungere l’ospedale dove si trovava il giovane azzurro. Nelle ultime ore i sanitari avevano effettuato approfonditi consulti, anche con altri centri cinesi di eccellenza, per valutare le migliori opzioni terapeutiche. Ma tutto è stato inutile. Grazie al coinvolgimento diretto del Ministro per lo Sport, Andrea Abodi, e alla collaborazione dell’Ambasciata e del Consolato italiano in Cina, era stato possibile garantire al giovane atleta un’assistenza medica di primo livello.
Roberto Pradel, presidente del comitato trentino della Federazione italiana sport orientamento (Fiso), è rimasto in stretto contatto con i familiari: «Nelle scorse ore ho sentito la mamma di Mattia — racconta —. Mi ha detto che sono increduli e che speravano ancora che tutto fosse solo un brutto sogno». Ma le condizioni dell’atleta sono peggiorate nel corso della serata fino all’epilogo tragico.
La dinamica e i dubbi
L’esatta dinamica dell’incidente è ancora da accertare, ma per il presidente della Fiso del Trentino si tratta di una situazione «triste da digerire»: «Ad un certo punto della gara il gps di Mattia ha smesso di trasmettere — dice Pradel —. Per diverso tempo è rimasto nello stesso punto e tutti noi pensavamo fosse una sospensione tecnica, come spesso accade durante le gare di orienteering». Invece, proprio in quel momento in cui molti credevano che fosse alle prese soltanto con un problema elettronico, Debertolis si stava accasciando al suolo colpito da un malore e cercava, con difficoltà, di richiamare l’attenzione dei soccorritori.
Condizioni estreme
«La sfortuna di Mattia è stata quella di non aver accusato il malore nei pressi di uno dei punti di controllo presenziati — spiega ancora Pradel —. Per questo abbiamo il timore che sia trascorso troppo tempo prima dell’arrivo dei soccorritori». Minuti che, in questo genere di situazioni, diventano inevitabilmente ancora più preziosi. Ad ogni modo, la gara in Cina è comunque proseguita fino alla conclusione, nonostante le altissime temperature: «Le condizioni erano davvero estreme — prosegue il presidente della Fiso trentina —. Questo episodio è chiaro che porterà a una riflessione successiva, ma per noi non può essere una consolazione: per tutto il nostro movimento questo risulta essere un colpo durissimo». Ed è per questo che i familiari di Mattia adesso vogliono capire cosa è successo: «Ci sembra tutto assurdo», continuano a ripetere.
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12 agosto 2025 ( modifica il 12 agosto 2025 | 08:51)
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