L’ultimo tassello, Kai Jones, è pronto. Meglio: la Virtus ha trovato l’intesa. L’unica incognita è legata al giocatore che, come molti, preferisce aspettare la NBA, più che cercare altri campionati che possano garantire minuti e una crescita. Jones aspetta la NBA, la Virtus lo sa, ma non è disposta a lunghe attese. Difficile che si ripeta il corteggiamento con Gabriele Procida, poi vanificato sia dai tentennamenti dell’azzurro, sia dalla decisione del club di virare su Carsen Edwards, il miglior marcatore dell’ultima Eurolega.

La Virtus aspetterà fino al termine della settimana: se Kai metterà la firma sul contratto la squadra sarà chiusa. Diversamente scatterà il piano B. Con Paolo Ronci, sempre in contatto con Dusko Ivanovic, che non ha mollato la presa sui profili che sta seguendo da tempo e potrebbe prendere tutti in contropiede.

La Virtus, roster alla mano, ha un solo vero centro, Momo Diouf, con Alen Smailagic, Derrick Alston Junior e Nicola Akele che possono dare una mano. L’indicazione di questi due elementi è tutt’altro che casuale: perché la squadra che Dusko ha in mente, dopo avere vinto lo scudetto, sarà a trazione anteriore, con sei giocatori (Vildoza, Pajola, Hackett, Taylor, Edwards e Morgan) che potranno alternarsi nei ruoli dall’uno al tre. Senza per questo rinunciare alle ali vere Karim Jallow e Abramo Canka.

Ma di posizioni in campo e gerarchie si tornerà a parlare dopo il 26 agosto, quando la Virtus si ritroverà, senza i nazionali, alla palestra Porelli.

Giovedì, intanto, la Nazionale a Bologna. L’arrivo dei ragazzi di Gianmarco Pozzecco, che sfideranno l’Argentina, ventuno anni dopo la conquista dell’argento ai Giochi di Atene, sta creando entusiasmo. La prevendita (circuito Vivaticket) procede spedita. Il sogno, anche se si gioca la vigilia di Ferragosto e mezza città è già in vacanza, è quello di riempire ancora una volta lo storico impianto.

Ieri primo allenamento al PalaDozza, con Alessandro Pajola che è rimasto a guardare i compagni per le ‘botte’ subite a Trieste, nel match con la Lettonia dell’ex allenatore Virtus, Luca Banchi. Per gli azzurri targati Virtus, la possibilità di prendere le misure con l’impianto nel quale giocheranno i primi due mesi della stagione. Anche se Pajola già lo conosce, così come Saliou Niang, cresciuto in Fortitudo. Sarà una novità o quasi, invece, per Momo Diouf – osservato speciale per la crescita che ha avuto – e Nicola Akele, che sfoggia un nuovo look, capello corto e niente dreadlocks.

Dando un’occhiata all’allenamento azzurro, si scopre, poi, quanta Bologna ci sia.

Oltre ai quattro virtussini (Niang che vanta un trascorso biancoblù) ci sono Pippo Ricci, Simone Fontecchio e Marco Spissu (ex Virtus) e Gabriele Procida (ex Aquila). Tanta Bologna di un tempo nello staff: con Gianmarco Pozzecco (ex Aquila), troviamo gli assistenti Peppe Poeta (ex V nera), Federico Fucà (ex Gira e bolognese) e il preparatore Matteo Panichi.