Il mondo di oggi è fortemente interconnesso, sia da un punto di vista digitale che fisico. Viaggiare fino all’altro capo del pianeta ha smesso di essere una pratica insolita, con sempre più persone che decidono di concedersi un’avventura lontanissimo da casa. Tutto molto bello, ma c’è un problema del quale si parla sempre troppo poco: alcune persone hanno paura dell’aereo. Non per questo, tuttavia, non avrebbero voglia di vedere il mondo. Cerchiamo di capire allora come poter affrontare questo limite, nel fermo convincimento che parlare del problema con uno psicologo professionista sia sempre la scelta migliore.
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La paura di prendere l’aereo
Per inquadrare la paura dell’aereo partiamo dai dati. Il 65% degli intervistati da un sondaggio ha dichiarato di non sentirsi sicuro in merito alle notizie sulla sicurezza degli aerei. Ma viaggiare in aereo è realmente così pericoloso? I dati ci dicono il contrario: le probabilità di morire in un incidente aereo sono 1 su 13,7 milioni, mentre che tale circostanza fatale avvenga in macchina sono 1 su 95. L’aereo è dunque un mezzo sicuro, ma a penalizzarlo nel percepito è il fatto che non abbia le ruote ben salde al terreno e che non sia abbia il men che mimino controllo sul volo.
Interessante è capire anche chi sono le persone che hanno paura dell’aereo. Diciamolo subito, generalizzare non è possibile, anche se secondo gli esperti questa fobia è tipica nei soggetti con una storia di ansia alle spalle o che hanno avuto un’esperienza particolarmente spiacevole in volo.
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Come affrontare la paura dell’aereo
Per affrontare questa paura in maniera concreta è necessario seguire un percorso di psicoterapia, ma ci sono anche delle buone pratiche che possono aiutare. Il primo step, prima di prendere un aereo, è iniziare a familiarizzare gradualmente con l’idea così come con l’esperienza. Se un soggetto ha paura di volare, prendere come privo volo un intercontinentale potrebbe essere un po’ azzardato. Ma anche se vi dovesse capitare, tranquilli, respirate e andate a step sul problema. Anche la conoscenza, in tal senso, aiuta. Sapere informazioni pratiche su cosa vuol dire un suono sul velivolo, su come funziona un volo e su cos’è un turbolenza aiuta.
Fatto lo step di preparazione è il momento di volare. Smettete di far tremare le gambe e avere mal di pancia, dovete imparare a gestire lo stess del vostro corpo. Utili a riprender il controllo e abbassare la frequenza cardiaca sono le tecniche di respirazione e di rilassamento muscolare. Accettare e non combattere quello che il corpo ci sta comunicando, perché l’ansia parte da noi e si evolve sempre in base a come noi la gestiamo. Importantissimo è poi non avere paura di chiedere aiuto al personale di volo, agli amici, ai vicini di posto o chi per loro.
Finito il volo e giunti a destinazione è importante concentrarsi su ciò che si è riusciti a fare malgrado la paura. Soffermarsi su cosa è andato storto è veramente poco utile, con solo il tempo che potrà rendere il processo sempre più performante. Lo stress e la paura ci saranno sempre, fanno parte di ognuno di noi, ma si può imparare a gestirle.
Forza e buon volo!