In Lombardia si registra la prima vittima del 2025 legata al virus West Nile: un uomo di 90 anni, con patologie pregresse, è deceduto domenica all’ospedale di Cinisello Balsamo, nel Milanese. Era ricoverato dal 5 agosto. Il caso si inserisce in un quadro epidemiologico che, secondo la Direzione Generale Welfare della Regione, risulta stabile e in linea con le tendenze degli anni precedenti.
Il bollettino settimanale, aggiornato al periodo dal 4 al 10 agosto, segnala 12 casi di infezione da West Nile Virus in Lombardia, tutti autoctoni, ovvero contratti sul territorio regionale. Cinque pazienti hanno sviluppato sintomi neuroinvasivi, quattro hanno manifestato sintomi lievi e tre sono risultati completamente asintomatici, individuati grazie allo screening obbligatorio sui donatori di sangue.
Gli altri virus in circolazione
La sorveglianza epidemiologica è gestita dalla Direzione Generale Welfare in conformità al Piano Nazionale Arbovirosi 2022–2025. Le Ats operano sul territorio per intercettare tempestivamente la circolazione del virus, anche attraverso il monitoraggio di animali selvatici e da allevamento, come uccelli e cavalli. Le diagnosi vengono effettuate dai laboratori dell’Asst Fatebenefratelli-Sacco di Milano e dal San Matteo di Pavia.
In provincia di Bergamo, il bollettino segnala cinque casi di arbovirosi: quattro di Dengue e uno di Chikungunya, tutti di importazione. Al momento non sono stati rilevati casi di West Nile, ma resta attivo lo screening sui donatori di sangue, misura fondamentale per intercettare eventuali infezioni asintomatiche.
La Regione Lombardia pubblica settimanalmente i bollettini aggiornati sul proprio sito ufficiale, dove è possibile seguire l’andamento delle arbovirosi. Le autorità sanitarie invitano la popolazione a proteggersi dalle punture di zanzare, evitare ristagni d’acqua e collaborare con le indicazioni delle Ats. La vigilanza resta alta, ma la situazione è sotto controllo. La Lombardia continua a investire in prevenzione e monitoraggio per tutelare la salute pubblica.