Il vicepremier leghista ha scritto sui social: “Campo Rom da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo “genitori” da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete???”. La replica del primo cittadino di Milano: “Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo”. Calenda a Salvini: “Ok sgombro campi Rom, ma dillo a Piantedosi”

Ha suscitato dure reazioni politiche la notizia che sono stati rintracciati quattro minorenni, di età compresa tra gli 11 e i 13 anni anni, ritenuti responsabili dell’investimento a Milano di Cecilia De Astis, travolta e uccisa da un’auto risultata poi rubata. I quattro sono stati trovati in un campo nomadi e non avevano con loro documenti. Tra i primi a commentare quanto avvenuto è stato il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini: “Cecilia, 71enne milanese, stava camminando nel quartiere Gratosoglio a Milano in una calda giornata di agosto. È stata travolta e uccisa da un’auto pirata, rubata e guidata, come riportano le cronache, da quattro minorenni Rom. Pare di neanche dieci anni! Se quanto riportato dai giornali rispondesse al vero, sarebbe pazzesco. Campo Rom da sgomberare subito, e poi radere al suolo, dopo anni di furti e violenze, pseudo “genitori” da arrestare e patria potestà da annullare. Sindaco Sala e sinistre, ci siete???”. 

Governatore Fontana: “Morte non può restare impunita”

Sul caso è intervenuto anche il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, secondo cui la morte di Cecilia De Astis “è una tragedia che non può rimanere impunita”, e ha definito l’accaduto “assurdo” sui social. Il presidente lombardo ha aggiunto: “Non è un ‘incidente’, è il frutto di una catena di illegalità, arroganza e impunità che parte da lontano e che non può più essere tollerata”.

Sala: “Vergognoso speculare”

Non è mancata, a stretto giro, la replica del sindaco di Milano: “Sulla morte di una persona in circostanze così terribili trovo vergognoso speculare, soprattutto da parte di alti rappresentanti del governo”, ha detto  Giuseppe Sala in risposta al vicepremier Matteo Salvini. Per quanto riguarda invece gli “insediamenti rom e il loro superamento, il tavolo di coordinamento con le Forze dell’ordine è in Prefettura, organo periferico del Ministero degli Interni” ha sottolineato e il Comune “da anni” persegue “una politica di superamento”. Sala ha poi ricordato che “il Comune di Milano ha iniziato da anni e persegue tuttora una politica di superamento dei campi rom: le giunte di centrosinistra ne hanno chiusi 24, 4 autorizzati e 20 irregolari, in 12 anni, dal 2013 al 2024. Le giunte di centrodestra, che adesso gridano, quando sono state al governo della città solo uno”. Il sindaco di Milano ha poi concluso che “ignorare queste informazioni in maniera strumentale per farsi pubblicità, vuol dire prendere in giro i cittadini”.

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Calenda a Salvini: “Sgombero campi? Dillo a Piantedosi”

Al vicepremier Salvini ha risposto anche il leader di Azione, Carlo Calenda: “Io sono favorevole allo sgombero di tutti i campi Rom. Non ho capito però perché lo chiedi al Sindaco e non al Ministro degli Interni. Mi sembra una presa per i fondelli dei cittadini per ragione di propaganda politica. Il che è fondamentalmente l’unica cosa che fai nella vita”, ha scritto l’ex ministro.

FdI: “Sui campi rom bisogna cambiare”

A intervenire sul caso è stato anche Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia e già vicesindaco di Milano: “Tutti i campi rom della città vanno controllati h. 24 e se non si riesce, allora bisogna subito sgomberarli e chiuderli”, ha detto, considerando quanto accaduto ieri una conferma di questa necessità. “I ragazzini crescono con degli esempi pessimi e ben lontani da una società civile che causano continua insicurezza e degrado nelle città”. De Corato ha rivendicato che “con le Giunte Albertini e Moratti, noi quei tipi di insediamenti li combattevamo, sgomberandoli e chiudendoli con una certa frequenza. Nel solo anno 2010, infatti, abbiamo fatto 531 sgomberi che, tolti i sabati e le domeniche dell’anno, ammontano a 2 sgomberi al giorno”. E del bisogno di cambiare ha parlato anche il deputato Marco Osnato: “Mi chiedo come il Sindaco Sala, ma ancor di più i soloni ‘dell’integrazione’ del Pd come Majorino e Granelli, giudichino oggi, alla luce della notizia dell’investimento mortale di un’anziana ad opera di minori tra i 10/12 anni provenienti da un vicino campo rom, i quattordici anni di politiche di inclusione del centrosinistra a Milano”, ha detto. “Sembra che l’enorme messe di denaro speso dalle ultime amministrazioni comunali a targa Pd in tema di inclusione sia servito più a foraggiare associazioni ‘amiche’ piuttosto che a ottenere risultati concreti. Oggi – è il momento di cambiare come chiedono i cittadini milanesi che si sentono sempre più insicuri e sempre più isolati in una città diventata teatro di grandissime disparità sociali ed economiche con un centro storico scintillante e una periferia abbandonata a se stessa, unite solo da un’insicurezza diffusa”.

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Valditara: “Vergognoso solo non fare nulla”

“L’omicidio della povera Cecilia De Astis insegna una cosa: ‘vergognoso’ è solo non fare nulla  lasciando che bambini e ragazzi minorenni crescano nel degrado, nella illegalità, nella assenza di istruzione, nella mancanza di regole”, ha scritto in una nota il ministro per l’Istruzione e il merito Giuseppe Valditara, rispondendo indirettamente al sindaco di Milano Giuseppe Sala. “Con il decreto Caivano abbiamo per la prima volta previsto condanne severe per quei genitori che non mandano i figli a scuola. Un primo monitoraggio sulla applicazione del decreto in certe aree del Paese ha dato eccellenti risultati, a conferma che la minaccia delle sanzioni serve, eccome. Vigilerò perché l’obbligo per le scuole di segnalare gli abbandoni scolastici, per i sindaci di ammonire i genitori e per i pm di avviare l’azione penale sia rispettato ovunque e nei confronti di chiunque”.

Vannacci: “Responsabilità morale di Sala”

La morte di Cecilia De Astis, travolta dall’auto guidata da quattro ragazzini poi trovati in un campo nomadi, “non è un ‘tragico incidente” secondo il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci ma “il risultato di anni di politiche fallimentari, di campi tollerati nonostante degrado e illegalità, di un sistema che rende impuniti anche i responsabili di atti gravissimi solo perché hanno qualche anno in meno”. E in questo “chi governa Milano e chi ha sostenuto queste scelte ha una responsabilità morale enorme. Non basta piangere la vittima: servono decisioni nette, sgomberi immediati, tolleranza zero per chi vive al di fuori delle regole e genitori che non educano i propri figli al rispetto delle leggi”. Vannacci ha aggiunto che “a Cecilia De Astis dobbiamo giustizia. Ai milanesi dobbiamo sicurezza. Al Paese dobbiamo dimostrare che la legge vale per tutti, senza eccezioni e senza alibi”.

Zanella (AVS): non usare lutto per strumentalizzare

“Una tragedia terribile, il nostro cordoglio alla famiglia della vittima, la signora Cecilia De Astis, morta a causa della irresponsabilità di quattro ragazzini. Ciò che è terribile in questa come in altre circostanze è che il lutto venga usato come clava per le strumentalizzazioni politiche. Salvini ha subito smanettato sui social per richiedere lo sgombero dei campi rom. Ma qui da sgomberare ci sono solo le politiche che abbandonano la dimensione sociale e chi le promuove”, ha detto invece la capogruppo di AVS alla Camera Luana Zanella.

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