Perplexity è la startup per l’Ai che punta a diventare il nuovo Google. Il giudice distrettuale statunitense sta valutando se costringere Google a vendere il browser per indebolire il suo monopolio
Perplexity, la startup per l’intelligenza artificiale che punta a diventare il nuovo Google, ha offerto 34,5 miliardi di dollari per acquistare Chrome, il browser del gruppo fondato da Larry Page e Sergey Brin. Lo riporta il Wall
Street Journal. Il prezzo offerto è più alto della valutazione di Perplexity, stimata in 18 miliardi di dollari, ma la startup ha spiegato che diversi investitori si sono detti pronti ad appoggiare la transazione.
L’indagine Antitrust
L’offerta arriva nel mezzo di una battaglia legale tra il Dipartimento di Giustizia statunitense e Google. Il giudice federale, Amit P. Mehta, per risolvere il problema del monopolio dell’azienda potrebbe obbligare Google a vendere il proprio browser.
L’offerta di Perplexity
E l’offerta della startup, come evidenzia il Wsj potrebbe essere un tentativo di segnalare al giudice che c’è un acquirente interessato. In una lettera a Sundar Pichai, amministratore delegato di Alphabet, la casa madre di Google, Perplexity afferma che l’offerta di acquisto del browser mira a «soddisfare l’Antitrust affidando Chrome a un operatore capace e indipendente».
La posizione di Goolge
Google finora non ha manifestato alcuna intenzione di voler vendere il proprio browser. Nella sua testimonianza, Pichai ha dichiarato al giudice che costringere l’azienda a venderlo o a condividere dati con i rivali danneggerebbe l’attività del gruppo di Mountain View, la dissuaderebbe dall’investire in nuove tecnologie e creerebbe potenziali rischi per la sicurezza.
12 agosto 2025 ( modifica il 12 agosto 2025 | 18:42)
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