Quattro unità della centrale nucleare di Gravelines (nella Francia del nord) sono state chiuse a causa della “presenza massiccia e imprevedibile di meduse” nelle stazioni di pompaggio dell’acqua utilizzata per raffreddare i reattori. Gli arresti automatici delle unità 2, 3, 4 e 6 “non hanno avuto alcun impatto sulla sicurezza degli impianti, sulla sicurezza del personale o sull’ambiente”, ha assicurato la società dell’energia sul suo sito web.
Impianto composto da sei reattori
La centrale è stata temporaneamente chiusa, poiché le altre due unità di produzione, 1 e 5, sono state messe in manutenzione. La centrale nucleare di Gravelines è situata nell’omonimo comune della Francia settentrionale, a circa 20 chilometri da Dunkerque e Calais. L’acqua di raffreddamento viene pompata dal Mare del Nord. L’impianto è composto da sei reattori nucleari con una potenza nominale di 900 MW ciascuno. Negli ultimi anni si sta assistendo a una proliferazione di meduse nel Mare del Nord, specie sulle coste di Dunkerque, dovuto a diversi fattori ambientali. La temperatura delle acque, spiegano gli esperti, si è innalzata a causa del riscaldamento globale, favorendone la riproduzione. Non solo: altra indiziata è la pesca intensiva di predatori delle meduse, come il tonno, che avrebbe favorito l’invasione. Non è, tuttavia, la prima volta che un impianto nucleare si ferma a causa delle meduse: in passato è già accaduto negli Stati Uniti, in Giappone, in Svezia e nel Regno Unito. Nel 2021, in Scozia, la centrale nucleare di Torness – anch’essa gestita da Edf – è rimasta chiusa una settimana causa meduse, come successo 10 anni prima, nel 2011.