Il boom turistico da una parte, il ridimensionamento del potere d’acquisto delle famiglie italiane dall’altra. Quando il conto alla rovescia in vista del Ferragosto è già iniziato, è scontro tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein sul caro estate che ha reso proibitivi i costi d’accesso ai lidi per le famiglie italiane: un punto su cui da giorni le opposizioni, ma anche sindacati e associazioni di categoria, lanciano l’allarme.
Tanto da rendere necessarie le contromisure da parte di FdI. Non a caso, l’ufficio studi del partito, diramazione della comunicazione che fa capo al sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, ha già sfornato un dossier riservato, destinato ai parlamentari, per difendere i numeri sul turismo (e la ministra Daniela Santanchè). Titolo: “Turismo, i veri numeri dell’estate 2025”.
Ritengo vergognoso che, pur di attaccare il Governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia.
Negli ultimi giorni, tra le diverse uscite, anche la segretaria del PD Elly Schlein ha lasciato intendere che il turismo italiano…— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) August 12, 2025
Nel documento si legge che «per il quadrimestre da giugno a settembre, si valutano 70 milioni di arrivi (5 milioni in più, pari al +7,69%, sul 2024), con un giro d’affari da 15 miliardi di euro per le prenotazioni alberghiere». Numeri che non smentiscono la polemica delle opposizioni, legata non alla presenza di turisti nel Paese, ma all’impossibilità economica, per tantissime famiglie italiane, di poter andare in vacanza. Eppure, proprio a partire da quel dossier la premier interviene sui social, puntando apertamente alla segretaria dei dem: «Ritengo vergognoso – scrive Meloni – che, pur di attaccare il governo, certa opposizione diffonda notizie false, danneggiando l’immagine e gli interessi dell’Italia». Meloni riporta i dati ufficiali del Viminale che «certificano l’esatto contrario, con arrivi in crescita e milioni di visitatori nelle nostre strutture ricettive». Parole a cui Schlein replica citando il sindacato dei balneari («ha parlato di un calo di presenze del 15%») e Altroconsumo («ha analizzato un aumento dei costi del 34%»). La segretaria del Pd torna a insistere sul potere d’acquisto ridimensionato per le famiglie italiane: «Meloni dovrebbe rispondere a chi non può andare in vacanza, mentre il suo governo blocca l’adozione di un salario minimo e non fa nulla per contrastare le bollette più care d’Europa».
Per il leader 5 Stelle, Giuseppe Conte, la premier sembra parlare «direttamente da Marte: dice che sulle vacanze va tutto bene, mentre dilagano i rincari su tutto, aumenta la pressione fiscale e crolla il reddito reale delle famiglie». Critico anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi: per «Meloni c’è tanta gente sulle spiagge italiane. Al punto che lei, poveretta, si è sacrificata ed è dovuta andare in Grecia dopo lo scorso anno in Albania». A condividere l’allarme delle opposizioni è anche il patron del Papeete, Massimo Casanova, ex eurodeputato della Lega. «Il problema non sono i rincari – osserva conversando con l’Huffington Post – il problema è a monte: le famiglie non ce la fanno più, il ceto medio è allo stremo. I governanti dovrebbero far star bene gli italiani, non affamarli».