Le autopsie, svolte dal pool di esperti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro e del centro nazionale di riferimento per il botulismo dell’Istituto superiore della Sanità, a cui è stato conferito l’incarico dalla procura, si sono svolte nel capoluogo calabrese per D’Acunto, e a Lagonegro, per di Sarno. La conferma sull’intossicazione da botulino arriva anche dall’indice di asfissia riscontrata sulle due vittime. I medici hanno inoltre trovato tracce delle cime di rapa su cui saranno eseguiti ulteriori accertamenti.