Lawson è tornato a parlare del suo passaggio in Racing Bulls, accusando la Red Bull di aver pianificato la sua retrocessione già durante il weekend in Cina.

Liam Lawson è ritornato sull’argomento retrocessione dalla Red Bull alla RB che lo ha visto protagonista a inizio anno.

Dopo solo due gran premi, infatti, il neozelandese è stato sostituito con Yuki Tsunoda ed è stato messo al posto del giapponese nel team minore, Racing Bulls.

Lawson aveva sostituito Sergio Perez che già aveva fatto notare la difficoltà di guidare una Red Bull accanto a Max Verstappen. Dopo il messicano, è stato il turno del 23enne che non è riuscito ad arrivare nemmeno a metà stagione con la squadra. Ora è Tsunoda in difficoltà e il suo futuro è incerto per la prossima stagione.

Il neozelandese ha, inoltre, accusato la Red Bull di non averlo preparato a dovere per questa nuova sfida, confrontando il modo in cui ha agito la Mercedes con le modalità del team di Milton Keynes.

Lawson Red Bull F1F1 | Lawson accusa la Red Bull: “Cina? Quella prestazione è stata sfruttata per farmi retrocedere”
(Foto PitShots)
Le parole di Lawson

Liam Lawson, in un’intervista recente, ha lasciato intendere di non essere stato preparato a dovere per affrontare la sfida che si è trovato ad inizio anno.

Il 23enne ha dichiarato: “Se si guarda a come altri team hanno affrontato l’idea di portare un giovane pilota e si considerano i giorni di test… il tempo trascorso in macchina, la quantità di test che, ad esempio, Kimi [Antonelli] ha svolto in passato prima di gareggiare quest’anno, noi non abbiamo fatto nulla di tutto ciò.”

“Sono stati due weekend su due piste su cui non avevo mai gareggiato, una delle quali era un weekend sprint.” – ha aggiunto – “Non sono stati weekend tranquilli. Abbiamo avuto problemi di affidabilità nei test in Bahrain, e anche a Melbourne.”

Ha, poi, spiegato: “In Cina abbiamo fatto un tentativo azzardato con l’assetto per cercare di imparare qualcosa. Per me, era come se mi stessero aiutando a crescere per il futuro, ad avere una migliore comprensione della vettura.”

“Ero quindi contento di guidare con questo tipo di assetto. Ma quella prestazione è stata poi sfruttata per farmi retrocedere dalla squadra, in pratica.”

L’ingenuità di Lawson

Da quando è tornato in RB, Liam Lawson ha registrato un miglioramento della sua forma, con tre GP a punti negli ultimi quattro weekend di gara.

Ripensando ai due weekend in Red Bull, il neozelandese ha ammesso di non essere soddisfatto della propria prestazione personale, nonostante la vettura gli avesse creato parecchi problemi.

“Ci sono stati alcuni imprevisti in quel periodo che hanno reso le cose non facili. Non sono stati due weekend puliti.” – ha affermato il 23enne – “E per i miei standard, non erano abbastanza buoni.”

Lawson ha, poi, aggiunto: “Ovviamente mi impegnavo al massimo e cercavo di raggiungere il ritmo il più velocemente possibile. Per quanto ora guardi indietro e mi dica: ‘Cosa avrei potuto fare per fare meglio?’, ci sono ovviamente cose che, ripensandoci, dici: ‘Vorrei aver fatto le cose diversamente per cercare di aiutarmi’.”

“Se avessi saputo che avrei vinto due gare, probabilmente avrei fatto le cose in modo leggermente diverso. Ma all’epoca non l’ho fatto. Forse sono stato un po’ ingenuo, ma pensavo che sarei cresciuto lì. E che avrei avuto il tempo di imparare”, ha concluso.

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Immagine copertina: PitShots

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