La Commissione europea aumenta il sostegno dell’Unione europea (Ue) al popolo palestinese assegnando un totale di 202 milioni di euro all’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) e all’Autorità nazionale palestinese (ANP) nell’ambito del programma globale e pluriennale per la ripresa e la resilienza della Palestina.
Questo sostegno economico non è legato alla crisi umanitaria che sta vivendo la popolazione della Striscia di Gaza, che non si approfondisce in questo articolo. Infatti, la Commissione europea ci tiene a precisare che tale allocazione di risorse economiche non deve essere interpretata come riconoscimento di uno Stato di Palestina e non pregiudica le singole posizioni degli Stati membri su questo tema.
Nello specifico, la Commissione europea ha stanziato 150 milioni di euro per sostenere l’ANP nel garantire la fornitura di servizi pubblici fondamentali, compreso il pagamento degli stipendi di insegnanti, dipendenti pubblici e operatori sanitari.
Poi, per sostenere i rifugiati palestinesi, l’UNRWA ha ricevuto un contributo di 52 milioni di euro per sostenere la fornitura di servizi critici, tra cui l’istruzione, l’assistenza sanitaria di base e l’assistenza di soccorso ai rifugiati palestinesi in tutta la Striscia di Gaza, in Cisgiordania e nei Paesi ospitanti come la Giordania, il Libano e la Siria.
Questi primi finanziamenti fanno parte del più ampio pacchetto di 1,6 miliardi di euro per il periodo 2025-2027, delineato in occasione del dialogo politico ad alto livello tra l’Ue e l’ANP del 14 aprile 2025, per cui la Commissione europea ha proposto un programma pluriennale di sostegno per promuovere la ripresa e la resilienza palestinese, a dimostrazione del sostegno dell’Ue al popolo palestinese e il suo impegno per una pace duratura e sostenibile basata sulla soluzione dei due Stati. Risale al 19 luglio 2024 la lettera d’intenti, firmata tra l’Ue e l’ANP, che definisce una strategia per affrontare la critica situazione di bilancio e fiscale dell’ANP e dell’economia palestinese.
Il programma, che si svilupperà tra il 2025 e il 2027, e si articola su tre pilastri. Innanzitutto, quello del sostegno ai servizi per il popolo palestinese, con la previsione di destinare 620 milioni di euro in sovvenzioni di assistenza diretta al bilancio dell’ANP, per supportarla nell’affrontare le esigenze più urgenti della pubblica amministrazione e a fornire servizi alla sua popolazione.
La maggior parte dei finanziamenti europei, però, è legata ai progressi dell’ANP nelle riforme in materia di sostenibilità fiscale, governance democratica, sviluppo del settore privato e infrastrutture e servizi pubblici, nonché nella costruzione sostenibile dell’apparato statale nei territori palestinesi.
Il secondo pilastro è quello del sostegno alla ripresa e alla stabilizzazione della Cisgiordania e di Gaza, per cui sono destinati 576 milioni di euro per sostenere progetti concreti sul campo, volti a promuovere la ripresa economica e la resilienza in Cisgiordania, a Gerusalemme Est e a Gaza, non appena la situazione sul campo lo consentirà. Grazie a un approccio integrato, l’attenzione si concentrerà su diversi settori, tra cui acqua, energia e infrastrutture.
Nell’ambito di questo pilastro, per aumentare la resilienza, è previsto lo stanziamento di 82 milioni di euro all’anno per fornire servizi ai rifugiati palestinesi tramite l’UNRWA, sia nei territori palestinesi occupati che nella regione, con il fine di permettere all’UNRWA di continuare a svolgere il suo ruolo cruciale sia come attore umanitario che di sviluppo.
Il terzo pilastro, infine, è quello del sostegno al settore privato, con prestiti fino a 400 milioni di euro da parte della Banca europea per gli investimenti (BEI) verso il settore privato palestinese, previa approvazione degli organi direttivi della BEI.
Secondo Kaja Kallas, alto rappresentante dell’Ue per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza e vicepresidente della Commissione europea, «l’Ue è determinata a sostenere l’Autorità Nazionale Palestinese nei suoi sforzi di riforma», con il fine di rafforzare «la capacità dell’Autorità Nazionale Palestinese di soddisfare le esigenze del popolo palestinese in Cisgiordania e di prepararla a tornare a governare Gaza non appena le condizioni lo consentiranno». Infatti, «il Programma Globale per la Palestina è concepito per promuovere un maggiore controllo, autonomia e capacità da parte dei palestinesi», mentre «l’Ue rimane fermamente impegnata a favore della soluzione dei due Stati, come unica via per raggiungere una pace e una sicurezza sostenibili per Israele, i palestinesi e la regione».
Le fa eco Dubravka Šuica, commissaria europea per il Mediterraneo, secondo la quale «il nostro sostegno al popolo palestinese rimane fermo», e, «con questa erogazione di 202 milioni di euro all’Autorità palestinese e all’Agenzia delle Nazioni Unite UNRWA, riaffermiamo il nostro fermo impegno politico e finanziario». D’altronde, «ciò fa parte di un più ampio pacchetto di assistenza dell’Ue, che sottolinea il nostro costante sostegno al ruolo dell’UNRWA in quanto attore sia umanitario sia dello sviluppo». Inoltre, ha ribadito che «l’Ue è profondamente preoccupata per la catastrofica situazione umanitaria a Gaza e per il peggioramento delle condizioni in Cisgiordania», restando, però, «fermamente impegnati a favore di una pace giusta e duratura, basata su una soluzione negoziata fondata sulla coesistenza di due Stati».
Il partenariato tra l’Ue e la Palestina si basa sull’Accordo di Associazione Interinale sul Commercio e la Cooperazione, firmato nel 1997 tra la Comunità europea e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina, a nome dell’Autorità Nazionale Palestinese. Il Piano d’Azione tra Ue e Palestina, nell’ambito della Politica europea di vicinato, è stato approvato nel maggio 2013, definendo l’agenda per la cooperazione economica e politica con l’Ue. Il Piano d’Azione tra Ue e Palestina è stato prorogato di altri tre anni, fino al 2025. Finora, l’Ue è stato il principale fornitore di assistenza esterna ai palestinesi, con uno stanziamento di 1,36 miliardi di euro per il periodo 2021-2024, di cui oltre 1,043 miliardi di euro sono già stati erogati.