Monica Seles, ex campionessa di tennis, ha la miastenia gravis. A rendere nota la sua condizione è stata la stessa giocatrice azzurra alla quale, tre anni fa, è stata diagnosticata la malattia autoimmune neuromuscolare. “Vedevo la pallina sdoppiarsi, così ho capito che c’era qualcosa che non andava”, ha raccontato Seles. La tennista 51enne, vincitrice di nove titoli dello Slam e a lungo n.1 al mondo, si è quindi rivolta a un neurologo: si sentiva molto stanca, aveva notato debolezza a gambe e braccia, “anche solo asciugarmi i capelli è diventato molto difficile”, ha spiegato. “Ho dovuto, in termini tennistici, resettare diverse volte. La prima quando sono arrivata negli Stati Uniti: non parlavo la lingua e ho lasciato la mia famiglia. È stato un periodo molto difficile. Poi, ovviamente, diventare una grande giocatrice è anche un reset, perché fama, denaro, attenzione cambiano la vita ed è difficile per una sedicenne affrontare tutto questo. Anche dopo essere stata ferita ho dovuto fare un reset totale. La diagnosi di miastenia gravis è un altro reset, ma come dico sempre ai ragazzi che seguo ‘bisogna sempre adattarsi, la palla rimbalza e bisogna adattarsi’. È quello che sto facendo ora”.

Cos’è la miastenia gravis

La miastenia gravis, come spiega il sito dell’ospedale Humanitas, è una malattia cronica autoimmune che coinvolge la giunzione neuromuscolare. Causa stanchezza e debolezza ed è più comune nelle donne di età inferiore ai 40 anni e negli uomini di età superiore ai 50 anni. Diagnosi tempestiva e trattamento appropriato possono essere fondamentali per convivere al meglio delle possibilità con questa malattia rara della quale ancora non si conosce l’origine precisa.

 

I sintomi

Affaticamento muscolare, debolezza, forza variabile e possibilità di paralisi muscolare dopo sforzo ripetuto sono i sintomi più comuni della miastenia gravis. Come spiegato dall’Humanitas, la malattia può colpire qualsiasi muscolo striato ma ci sono alcune sedi che vengono coinvolte con maggior frequenza specialmente in fase di esordio come i muscoli extraoculari, la muscolatura bulbare (testa e collo) e arti. Capire che qualcosa non va non è semplice: i quadri clinici di esordio possono infatti presentarsi in modo molto diverso, coinvolgendo inizialmente muscoli limitati e in forma lieve.

 

I trattamenti

La miastenia gravis può essere curata ma non guarita. Trattamenti farmacologici possono aiutare ad attenuare i sintomi. La terapia varia di paziente in paziente in base al quadro clinico specifico, alla gravità dei sintomi, alle complicanze associate e al sottotipo anticorpale. Il trattamento iniziale solitamente consiste nella somministrazione di inibitori della colinesterasi (piridostigmina) che favoriscono un rapido miglioramento dei sintomi. Le terapie convenzionali, ricorda l’Humanitas, inducono una risposta clinica nell’80% dei pazienti con alta necessità di una terapia cronica a lungo termine.