La casa tedesca non esclude il grande passo

Gli obiettivi da parte della BMW di entrare nel mondo Motomondiale sono stati numerosi e diversi, ma mai concretizzatisi, salvo quanto accaduto con successo in Superbike. I primi tentativi risalirono infatti al 2002, ossia in occasione della fondazione della MotoGP, seguiti vent’anni dopo dall’operazione di Dorna, che bloccò le operazioni da parte della casa bavarese di acquisire la struttura della Suzuki, ritiratasi dalle competizioni.

Un’ultima manovra, stavolta più recente, era sorta con il tentativo di rilevare la struttura sportiva della KTM, con il progetto tuttavia bloccato dai nuovi proprietari della casa austriaca, Bajaj, al fine di proseguire regolarmente con il progetto racing. In aggiunta, questa volta in ottica 2026, la BMW dovrà fare i conti con la partenza di Toprak Razgatlioglu, con il pilota turco che lascerà la squadra in Superbike per approdare in Pramac Yamaha.

La BMW sembra ormai distante da studiare un nuovo progetto pensato per l’ingresso in MotoGP, tanto per il 2026 quanto per il 2027, stagione in cui ci saranno importanti modifiche regolamentari. Ad ammetterlo è stato Markus Flasch, CEO di BMW Motorrad: “Non abbiamo ancora preso una decisione definitiva – ha spiegato ad Australian Motorcycle News – il tema della MotoGP è in discussione in BMW da molto tempo e posso assicurarvi che non è stata ancora data una risposta definitiva. Prima prenderemo la decisione strategica, poi definiremo il percorso tecnico da seguire. Il 2027 non è sicuramente fattibile per noi. Lavoriamo costantemente sulla nostra strategia per il motorsport: il GP è un’opzione, l’off-road un’altra e, inoltre, il WSBK sta andando abbastanza bene. Tra qualche mese saremo in grado di dare una risposta più dettagliata in merito alla pianificazione del nostro programma agonistico in futuro”.