Viaggio in Italia è un libro che non può mancare nella vostra libreria. Menzionato in ogni volume di storia della fotografia che si rispetti, per molto tempo è stato introvabile e ora finalmente possiamo di nuovo sfogliarlo grazie alla ristampa di Quodlibet, a circa quarant’anni di distanza dalla prima edizione. Il libro, disegnato da Luigi Ghirri e Paola Borgonzoni, con un saggio di Arturo Carlo Quintavalle e uno scritto di Gianni Celati, nasce per accompagnare l’omonima mostra collettiva inaugurata nel 1984 alla Pinacoteca Provinciale di Bari e riproposta a Genova, Ancona, Roma, Napoli e Reggio Emilia. Chi erano gli autori in esposizione? Fotografi che già a partire dagli anni Settanta avevano sperimentato nuove modalità di racconto del nostro Paese e che hanno contribuito a definire il nostro immaginario collettivo. Una ventina di fotografi che Ghirri aveva riunito attorno a sé, tra cui figurano i nomi di Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Giovanni Chiaramonte, Mario Cresci, Guido Guidi e Mimmo Jodice, solo per citarne alcuni.
Viaggio in Italia è un libro che insegna a osservare in profondità il paesaggio che abbiamo di fronte a noi, come suggerisce Quintavalle:
«Tutte le cartoline sono ugualmente irrealistiche, sono mitiche rappresentazioni di città ideali dove la realtà del vivere, del gestire, dello spazio quotidiano, la realtà di quello che oggi chiamiamo lo spazio urbano, l’arredo, oppure la architettura degli interni viene del tutto mistificato, anzi cancellato, rimosso. Si vive in cartolina il falso del nostro mondo, un doppio che è assurdo perché non esiste, non rappresenta nulla. Facciamo insomma, inviando cartoline, viaggi simbolici e Ghirri, a suo tempo, fece viaggiare le nostre coscienze nella storia di questi universi fittizi».
#7 My Education, Bruce Weber
Adirondacks, New York, 2003.© 2025 Bruce Weber