di Nicola Baldo

 

Una petizione on-line per chiedere di investire ed intervenire su un nervo scoperto, molto scoperto, della pallavolo trentina. Ovvero l’assenza di campi da beach volley coperti in Trentino, nei quali poter praticare la pallavolo sulla sabbia per dodici mesi l’anno. La petizione in questione è stata pubblicata sulla piattaforma dedicata change.org da alcuni appassionati, ragazzi e ragazze che si trovano spesso a giocare nei campetti all’aperto in modo amatoriale. Pubblico potenziale che andrebbe anche volentieri a giocare a beach in novembre e dicembre se, ovviamente, ci fosse anche da noi una struttura dedicata. Allo stesso modo in cui una struttura di questo genere attirerebbe anche tanti ragazzi e ragazze che giocano indoor durante l’inverno, potendo permettere anche alla struttura federale del beach volley di dare continuità anche nei mesi invernali al proprio lavoro.

 

Insomma, un buon pubblico potrebbe esserci, ancor più ampio se la struttura in questione si prestasse anche a beach soccer o beach tennis tanto per fare un esempio. 

 

 Secondo un autocensimento promosso dalla Federazione italiana pallavolo già nel 2019 erano 89 in tutta Italia le strutture in cui praticare beach volley indoor. Dai dati federali ne risultano 6 a Milano (includendo anche Segrate) 4 a Bologna e più di 10 a Roma. In Trentino nessuno. 

 

Difficile se non impossibile che a realizzare questa struttura sia solamente il Comune di Trento, chiaramente sarebbe necessario l’intervento della Provincia e dei privati. Oltre alla costituzione di una ASD o di una società sportiva che poi si dedicasse alla gestione dell’impianto oltre che all’organizzazione delle attività ed alla cura dei campi.

 

Nel 2019 sembrava poter nascere qualcosa, tant’è che il Comune studiava la possibilità di una struttura simile a Gardolo, nei terreni incolti che si trovano tra la piscina e il Parco di Melta, utilizzandola al mattino per attività di recupero sulla sabbia per anziani e persone con problematiche motorie, ma tutto finì con l’arrivo del Covid-19. 

 

Ad oggi la petizione ha raggiunto quota 233 firme. 

 

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