Commenti e retroscena del panorama politico
Iscriviti e ricevi le notizie via email

L’obiettivo di Jannik Sinner a Cincinnati è semplice: confermarsi campione e non perdere punti nel confronto a distanza con Alcaraz nel ranking ATP. Il tennista azzurro può contare su un sostenitore speciale: Darren Cahill. L’allenatore australiano, in un’intervista al sito ufficiale dell’ATP, ha ripercorso il lavoro svolto insieme al numero uno del ranking mondiale, rivelando un aspetto tecnico su cui hanno puntato con decisione fin dall’inizio della collaborazione.


APPROFONDIMENTI

«Siamo così orgogliosi come allenatori perché tutto il lavoro svolto negli ultimi tre anni alla fine si riflette in una partita importante, in un torneo importante, permettendogli di arrivare fino in fondo e vincere. Non bastano quattro o cinque giorni per apportare grandi cambiamenti in un giocatore. È la combinazione di un anno o due in cui lo spingiamo giorno dopo giorno e ci assicuriamo di continuare a lavorare su questi aspetti. Una cosa che gli ho detto subito all’inizio del nostro lavoro è la seguente: “Il servizio deve migliorare. Sei alto un metro e novanta e sei un ragazzo forte”», ha raccontato Cahill, spiegando come la priorità fosse aumentare la velocità e la precisione della prima di servizio per ottenere più punti diretti.

Il coach ha poi descritto il carattere competitivo del suo allievo: «Devi essere in grado di fare più velocità con quella prima di servizio e avere una direzione migliore.

In questo modo inizi a vincere punti gratuiti con la tua prima di servizio, se invece gli altri riescono a neutralizzare il tuo servizio, devi lavorare molto di più per ottenere i tuoi punti. Poi, le sue domande sono arrivate, una dopo l’altra. È tipico di lui. Vuole competere. È un animale da competizione. Stiamo assistendo a un livello di tennis incredibile in questo momento con Carlos Alcaraz e Jannik».


© RIPRODUZIONE RISERVATA