Pochi giorni fa, in Ungheria, la McLaren ha conseguito la vittoria numero 200 della sua storia. Solo la Ferrari, in precedenza, aveva raggiunto tale pietra miliare. La Scuderia di Maranello aveva tagliato questo traguardo il 7 ottobre 2007, quando Kimi Räikkönen si impose in Cina.

Insomma, sono stati necessari quasi 18 anni affinché un marchio diverso dal Cavallino Rampante si aggiungesse a uno dei club più esclusivi della F1. Cionondimeno, alla luce della stagione trionfale delle monoposto color Papaya, c’è chi ha iniziato a chiedersi se il primato della Rossa nella graduatoria dei team più vincenti di ogni epoca debba essere considerato a rischio.

Domanda legittima, alla quale è però necessario dare una risposta in retrospettiva. La Ferrari non è sempre stata la struttura più vincente della F1. Tralasciando gli albori della categoria, quando dominava l’Alfa Romeo, la Scuderia di Maranello perse per la prima volta la leadership già nel 1973 in favore della Lotus, restando alle spalle della prima grande rivale britannica per due anni prima di ritornare davanti nel 1975.

Dopodiché, il Cavallino Rampante venne scavalcato dalla McLaren alla fine del 1993, ma tale inseguimento durò poco. Tempo pochi mesi e ci fu il riaggancio. Poi, nel 1995, il controsorpasso sulla nuova grande rivale inglese. Seguirono anni di testa-a-testa prima della “fuga” avvenuta all’inizio del XXI secolo, quando le affermazioni rosse arrivarono a raffica.

Quindi, se anche in futuro Ferrari dovesse essere scavalcata da McLaren, non sarebbe una novità assoluta. È già capitato in passato. Peraltro, ci sono ancora ben 48 vittorie a separare le due entità. Anche con i maxi-calendari odierni, sono tante e non lasciano presupporre a un cambio della guardia in tempi celeri!

A latere bisogna aggiungere come, in tempi recenti, la tiritera sia stata ripetuta più volte a seconda della potenza egemone del momento. Prima era la Mercedes a minacciare la Ferrari, perché “se va avanti così…”. Poi è diventata la Red Bull, in quanto “se va avanti così…”. Adesso è la McLaren, poiché “se va avanti così…”. Insomma, ci siamo capiti!

Nessuna “è andata avanti così” a sufficienza per rappresentare una minaccia seria. Ovviamente, il Team di Woking parte da molto più vicino rispetto alle altre due realtà citate. Tuttavia, il fatto che la “minaccia” cambi continuamente connotati, dovrebbe far pensare che – magari – prima o poi la Ferrari possa riproporsi come potenza egemone.

Allora, in queste afose serate agostane, si vuole lanciare una provocazione. Se la Ferrari è a 248 e la McLaren a 200, quale scenario si verificherà prima? Che la McLaren sorpassi la Ferrari, oppure che la Ferrari arrivi a quota 300? Lo scopriremo solo vivendo, ma chissà fra quanti anni!