Cate Blanchett è stata inserita in un breve cameo nella terza stagione di Squid Game e ha spiegato come ha lavorato sul set, ragionando anche sul futuro dello spin-off americano.

Un volto che non ti aspetteresti in una Serie TV come Squid Game è quello di Cate Blanchett. Eppure l’attrice premio Oscar è stata coinvolta a sorpresa in una scena finale che ha prontamente scatenato la curiosità del pubblico, convintosi ancor di più della realizzazione di uno spin-off ambientato negli Stati Uniti. Nel frattempo, però, l’attrice ha espresso la propria opinione sul cameo e sul futuro di Squid Game.

Squid Game, Cate Blanchett affronta il futuro dello spin-off e racconta com’è stato interpretare una reclutatrice

Distribuito in streaming con tre stagioni su Netflix, Squid Game ha dominato per anni la piattaforma diventando uno dei titoli originali più popolari al mondo. La storia è quella di un gruppo di giocatori scelti con criterio, ognuno con un debole per gioco d’azzardo e con ingenti debiti da colmare, spediti su un’isola misteriosa dove si svolgono giochi letali. Soltanto uno vincerà e sarà l’unico sopravvissuto. Naturalmente le regole del gioco si apprendono sul posto e, se nella prima stagione nessuno ha avuto diritto alla parola, nella seconda edizione tutto cambia: ai giocatori è stata offerta la possibilità di fermarsi (più volte) e di tornare a casa, ma non tutti hanno colto l’occasione continuando a giocare. La terza stagione ha offerto una conclusione quantomeno al suo protagonista Gi-hun, ma ha lanciato spunti per il futuro includendo anche un cameo di Cate Blanchett. Quando il Front Man arriva a Los Angeles per incontrare la figlia di Gi-hun, si imbatte casualmente in una reclutatrice: è impegnata con un potenziale giocatore in un vicolo della città mentre giocano a ddakji. Quella scena, per quanto breve, ha animato il dibattito sul web. Possibile che abbia spianato la strada ad uno spin-off americano? Anche Cate Blanchett è stata interpellata a riguardo. Ai microfoni di Variety, l’attrice ha spiegato com’è stato interpretare quel personaggio nella terza stagione di Squid Game in tutta quella segretezza:

Poiché è una serie di culto e le riprese si svolgevano proprio a Los Angeles, tutti erano tenuti a sapere tutto. Ho ricevuto un paio di storyboard. Ho dovuto imparare a giocare molto velocemente. Ho dovuto esercitarmi e riprovare. Sapevo che avrebbero dovuto usare quattro o cinque scene, e sapevo cosa volevano da ogni inquadratura, e poi mi sono stati forniti i contorni. Ma è stato uno dei lavori più misteriosi della mia carriera.

Talmente misterioso che l’attrice non ha avuto neppure modo di provare il suo costume di scena: l’ha indossato direttamente sul set e non ha avuto molto tempo per prepararsi. Una delle domande che in molti si pongono è se la rivedremo in uno spin-off: “Sono estremamente aperta a qualsiasi cosa. E per un mondo così meravigliosamente e magicamente creato, lo sono ancor di più. Hanno creato un mondo straordinario e quella serie è stata letteralmente divorata. Non credo che ci sia un angolo del globo che non abbia toccato in qualche modo. Voglio dire, mi piacerebbe molto lavorare di nuovo con David [Fincher]. È passato un sacco di tempo. Ma no, non ne so niente più di te. E non sto facendo la timida”. In merito allo spin-off americano, non è stato rivelato molto se che potrebbe occuparsene David Fincher.