È uno dei film italiani più amati, senza dubbio la pellicola che al meglio rappresenta un cremonese doc, come Ugo Tognazzi. Cinquant’anni fa, il 15 agosto del 1975, usciva Amici miei, la commedia capolavoro di Mario Monicelli che ha consegnato alla storia del cinema italiano un gruppo di amici, un po’ guasconi e un po’ filosofi, alle prese con le leggendarie “zingarate”.
Ugo Tognazzi, nato a Cremona nel 1922, è l’anima del Conte Mascetti: un personaggio tanto irresistibile quanto tragicomico, capace di trasformare ogni situazione in una burla memorabile. I suoi neologismi sono entrati nell’immaginario comune di un intero Paese, che ancora oggi lo ricorda e lo apprezza.
E proprio sulle date d’uscita del film c’è una piccola curiosità: alcuni archivi indicano il 15 agosto 1975 come giorno della prima apparizione in sala, altri parlano di ottobre dello stesso anno. Probabilmente ci fu una prima proiezione ferragostana in alcune località, seguita poi dall’uscita nazionale in autunno.
A mezzo secolo di distanza, Amici miei resta un inno alla libertà e all’amicizia, un film che — proprio come Tognazzi — non smette mai di farci sorridere e riflettere.
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