Dopo che il club ha “scaricato” Gigio, il portiere della nuova era parigina ha vissuto un esordio tutt’altro che facile, con gli occhi di tutti puntati addosso
Alessandro Grandesso
13 agosto – 23:38 – PARIGI
Era cominciata male. Molto. Con un errore che poteva costare caro al Psg. Ma poi Lucas Chevalier, imposto da Luis Enrique tra i pali al posto di Donnarumma, se l’è fatto perdonare, mettendoci del suo nella vittoria dei campioni d’Europa. In rimonta e ai rigori. E dagli undici metri il francese si messo in luce, parando il tiro di Van de Ven che l’aveva punito per primo, prima della papera sul colpo di testa di Romero. Sul 2-0, i francesi hanno reagito con Lee e Ramos, per sollevare la prima Supercoppa europea ai rigori. Un sollievo per il nuovo portiere che giocava con molta pressione sulle spalle.
PROFILO—
Comunque che il Psg abbia già voltato la pagina Donnarumma, lo si è capito pure a livello comunicativo. Nel dettaglio, con una foto di Chevalier a braccia alzate in saluto ai tifosi mentre entra in campo, postata sui social per annunciare l’inizio del riscaldamento della prima partita ufficiale. E della nuova era, con il francese, come da previsioni, titolare. Chevalier, arrivato venerdì sera a Parigi per le visite e firmare il quinquennale sabato, ha preso parte ad appena sei allenamenti. Mentre Donnarumma si è dovuto accontentare del riscaldamento e poi lasciare lavorare i colleghi. Poi è stato lasciato a Parigi, scaricato da Luis Enrique che vuole un profilo diverso del “miglior portiere al mondo”, come l’ha definito pure l’Equipe, mai tenera in passato con l’italiano.
PRESSIONE—
Chevalier ha 23 anni e un carattere forgiato. Con idee chiare, come quando nei mesi scorsi spiegava in un’intervista al mensile SoFoot che la scuola dei portieri francesi è molto buona e che quella italiana, invece, decadente. Erano i tempi in cui il Psg si stava già muovendo per portarlo a Parigi. Dopo il Mondiale per club, il vice di Maignan nella nazionale francese si è trovato così catapultato sotto i riflettori, al posto dell’illustre predecessore. Un esordio non facile, con gli occhi di tutti puntati addosso. Una pressione che ha caricato i tratti del viso dell’ex del Lilla, molto serio all’ingresso in campo. E che il primo pallone l’ha giocato dopo 1’6”. Una rimessa dal fondo, regalata al Tottenham. Come quella al 19′, recuperata di nuovo dagli Spurs a centrocampo. Il primo intervento serio, Chevalier l’ha sfoggiato al 23′, in estensione per alzare il tiro da fuori, potente e leggermente deviato da Pacho di Richarlison. Una bella parata.
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ERRORE—
Poi più nulla da fare fino al gol, al 39′, del Tottenham. Chevalier riesce a intercettare la prima conclusione sotto porta di Palhinha, deviandola sulla traversa, ma sul rimpallo c’è Van de Ven pronto a insaccare, con il portiere ormai a terra. Il tutto sugli sviluppi di un corner calciato dall’italiano Vicario, vice di Donnarumma in Nazionale. A Chevalier non resta che scalciare il pallone rabbiosamente verso centrocampo. L’avvio di ripresa è un inferno per il neo-acquisto parigino. Al 2′ deve subito chiudere su una stoccata potente di Richarlison, da destra. Ma al 3′, ecco l’erroraccio. Non di piede, non in uscita, ma proprio nell’esercizio classico del portiere chiamato a proteggere la porta, innanzitutto. E invece sul calcio di punizione arretrato da destra di Porro, svetta Romero a incrociare. Colpo neanche troppo potente ma preciso, e Chevalier che non riesce a bloccare nella presa a terra. Gol del 2-0, poi raddrizzato nel finale da Lee e Ramos, per andare ai rigori. I primi due, Chevalier li legge, senza il giusto slancio. Al terzo si butta sulla sinistra e stoppa il tiro di Van de Ven. Poi arriva l’errore di Tel, che calcia fuori, quindi il tiro di Mendes che regala il trofeo ai parigini. E salva il debutto di Chevalier.
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