Due personalità particolari
Di certo con Lewis Hamilton e Charles Leclerc la Ferrari ha scelto una coppia di piloti esperta, veloce e nel pieno della maturità agonistica. Ma anche due caratteri sicuramente particolari, che affrontano le sconfitte e gli errori in maniera molto autocritica.
Il caso più recente è quello di Hamilton, arrivato a definirsi “inutile“ nel weekend dell’Ungheria e persino a suggerire alla Ferrari di “cambiare pilota“. Un atteggiamento già visto in passato da parte del campione inglese, che spesso ha avuto bisogno di toccare il fondo per risalire.
Ma c’è da riconoscere che anche Charles Leclerc in questi sette anni e mezzo a Maranello si è mostrato piuttosto “latino” nelle sue esternazioni: sempre pronto ad ammettere i propri errori ed evidenziarli in pubblico, e sovente attraverso team radio infuocati in cui commenta in maniera molto istintiva quel che accade in pista e anche le strategie della squadra.
E Frederic Vasseur, come spiegato dagli stessi piloti, è il punto di equilibrio per il team: per non esaltarsi troppo nei momenti positivi e per non buttarsi giù in quelli negativi.
Leclerc l’autocritico
“Non sono mai contento fino in fondo con me stesso, neanche quando vinco”, ha spiegato infatti con onestà ad Autosprint Charles Leclerc, aggiungendo: “Prima non usavo questa cosa in modo produttivo, ora sono più maturo e questa mia insoddisfazione la uso per migliorarmi. A volte pare sia troppo duro, ma è un modo di esigere sempre di più e non accontentarsi mai”.
Leclerc a ottobre taglierà il traguardo dei 28 anni, ma ha un quadro molto chiaro dei progressi che deve ancora compiere: “C’è ancora tanto da fare. Su di me svolgo un lavoro costante. Penso che quando sono arrivato in F1 avessi delle aree di miglioramento, come ad esempio la gestione delle gomme. Mi sono impegnato su numerosi aspetti e penso che, adesso, sono un pilota sicuramente migliore. Ora il mio lavoro è diverso, devo andare sempre più del dettaglio. Voglio essere il pilota più completo possibile, per me stesso e per la squadra”.