In una contemporaneità pericolosamente dominata da views e like, click e clickbait, il rischio di appiattire l’accuratezza dei contenuti e la complessità del lavoro è sempre dietro l’angolo. Eppure, il compito delle riviste d’arte, oggi e sempre, è quello di analizzare e raccontare con attenzione e sensibilità un mondo culturale che non può essere riassunto attraverso nessun tipo di dato numerico per varie ragioni. Sono le riflessioni necessarie che ci sentiamo di fare in risposta all’articolo recentemente pubblicato su Artribune che, utilizzando uno strumento di “spionaggio” digitale, ha pubblicato i numeri relativi alle pagine visualizzate a luglio 2025 di tutti i siti d’arte in Italia, ipotizzando una specie di “podio” dell’editoria di settore.

Similarweb: spionaggio digitale e dati poco affidabili

Perché una situazione del genere ci dice poco sullo stato di salute dell’editoria italiana? Intanto, per i mezzi utilizzati: basta una rapida ricerca per trovare varie fonti che dichiarano che Similarweb, soprattutto nella versione gratuita, fornisce stime sommarie senza nessuna garanzia di esattezza, spesso addirittura intercettando una minore quantità di dati rispetto a quella reale. In poche parole, non è uno strumento affidabile e, visto che di numeri si parla, agire con approssimazione non può essere considerata una strada di senso. Lo stesso discorso riguarda i social network: per quanto queste piattaforme diano un’illusione di trasparenza, con dati visibili agli utenti esterni, il rischio che si tratti di numeri gonfiati da follower comprati è reale. Un rischio in cui non ci interessa incorrere.

exibartexibart ad art verona 2024
Editoria d’arte: dati numerici e valori reali

Ma il punto è un altro e lo ribadiamo: quanto questi numeri possono essere interessanti, dal momento che riguardano solo la punta dell’iceberg di realtà molto più articolate e complesse?

Noi di exibart, che preferiamo guardare al nostro operato, cogliamo allora l’occasione per raccontare ciò che veramente consideriamo valore aggiunto e per condividere con i lettori un percorso ricco di traguardi e progetti che vedremo presto realizzarsi.

Un valore che parte proprio dalla consapevolezza che gli utenti sono reali e pesano. Che l’attenzione quotidiana alle nostre pagine è preziosa e prescinde dalla semplificazione numerica. Chi lavora nel giornalismo online sa bene che per ampliare le fila degli utenti – e alzare i numeri, per l’appunto – la strategia più comune è quella di andare a intercettare argomenti disparati e generalisti che non sempre risultano pienamente appropriati con l’identità della piattaforma, ma servono a generare traffico giocando con titoli ammiccanti e seo efficaci. Si tratta di una modalità utilizzata da siti web di ogni tipo, a cui però si contrappone la sfida del giornale di settore, quella di migliorarsi ed evolversi continuamente pur restando sul sentiero tracciato senza sconfinare in territori non pertinenti. Quest’ultima, per exibart, è una promessa fatta ai lettori oltre vent’anni fa a cui si continua a tenere fede in maniera coerente, spinti dalla convinzione che sia l’unico modo per continuare ad essere un punto di riferimento dell’arte in Italia.

Grandi stazioni, exibart prize e pubblicazioni speciali

Il valore di una tale scelta è riscontrabile anche fuori dallo schermo digitale, con collaborazioni e partnership cresciute negli ultimi anni. In che modo questo avviene? Un esempio su tutti è quella stretta con Grandi Stazioni, che ci permette di essere quotidianamente presenti, fornendo notizie e curiosità, su tutti gli schermi delle Grandi Stazioni italiane, arrivando a un giro di 62 milioni di visitatori al mese e 744 milioni all’anno.

Nel tempo le riviste d’arte si sono evolute avviando progetti che vanno al di là dell’attività editoriale e che generano un forte impatto sul mondo dell’arte e della cultura: è bene ricordare quindi l’exibart prize, il premio annuale che, oltre a un cospicuo riconoscimento economico, dà la possibilità agli artisti vincitori di essere in copertina sul numero cartaceo, di esporre il proprio lavoro nello stand di exibart in una delle fiere più importanti in Italia e di vedere ampiamente diffuso il proprio lavoro. Ancora a proposito di carta stampata, oltre alle pubblicazioni che in questi anni hanno visto, attraverso importanti investimenti, un innalzamento di qualità di forma e contenuto, vengono prodotti lo Speciale Case d’Aste che racconta il mondo del mercato in Italia e all’estero, e il 222, che ogni due anni offre una ricognizione sui 222 artisti più promettenti del panorama contemporaneo attraverso un’accurata selezione. Un prodotto editoriale che viene ristampato a ogni edizione grazie a un regolare sold out. A settembre, inoltre, sarà lanciato anche exibart archive, primo archivio d’arte digitale al mondo dedicato ai cataloghi d’arte, diventando sempre più capillari sull’editoria. Una prima anticipazione su cui presto sveleremo più dettagli.

exibart all’estero: importanti novità

Ma la volontà di exibart è quella di andare oltre i confini nazionali: dal 2021 in Spagna la piattaforma di exibart.es offre un’informazione di qualità attraverso una redazione dedicata, strutturata e presente sul territorio, inserendosi come unicum nel suo genere sul mercato spagnolo. Un raggio ampio di azione che a partire da ottobre si espanderà ulteriormente – e questa è un’anticipazione che condividiamo con grande orgoglio – portando exibart anche in Sud America. A questo si aggiunge exibart street, dedicata alla fotografia e in lingua inglese, ulteriore accesso agli appassionati di settore.

exibart ad arcomadrid
Questione di stile

È molto facile comprendere come, mettendo insieme i progetti citati, si raggiungerebbe una cifra ben superiore alle poche centinaia di migliaia di click forniti sommariamente da Similarweb. Ma ciò che troviamo davvero interessante e che ci spinge continuamente a costruire e a evolverci in un percorso appassionato e coerente, va ben oltre i numeri. È il valore, umano e culturale, che può scaturire dalle infinite possibilità dell’editoria d’arte e che si manifesta in questo mondo complesso e articolato attraverso tali progetti. È il fatto di continuare a preferire il come al quanto, ben consapevoli di essere in questo controcorrente. È il motivo che ci rende un punto di riferimento nel mondo della cultura e, nonostante l’elegante discrezione con cui ogni giorno scegliamo di portare avanti il nostro lavoro, siamo felici di cogliere qui l’occasione per raccontarlo e celebrarlo.