CRESPINO (Rovigo) – Serata in compagnia del senatore Pd Andrea Crisanti a Crespino (LEGGI ARTICOLO), coordinata dal referente per la sanità polesana del Partito democratico Fabio Osti, con i candidati alle prossime elezioni regionali del Veneto (LEGGI ARTICOLO) a partire dal segretario provinciale Angelo Zanellato, Emanuela Pizzardo, Nicola Zanca, Michela Valentini, Stefano Borile.

I temi sollevati sono stati, tra gli altri, la carenza di personale infermieristico, la carenza di personale medico e la carenza sempre più preoccupante di medici di medicina generale.

Relativamente ai medici ospedalieri, si è sottolineato che mancano si, ma presso le strutture ospedaliere pubbliche, in quanto il numero complessivo in Italia è in linea con gli altri paesi europei. Questo non deve però tranquillizzare considerato che il 21% preferisce lavorare nella sanità privata e il 27% di quelli in servizio risultano over 65, il che vuol dire fra 5-6 anni saranno collocati in pensione.

Altro tema discusso ha riguardato la posizione dei medici di medicina generale: è stata valutata la possibilità che queste figure siano assunte presso il servizio sanitario, come i medici ospedalieri, come previsto da una legge in discussione presso il parlamento, proposta dal ministro della Salute. I vantaggi per i medici neo laureati sarebbero: partecipare a corsi di specializzazione a livello universitario e non a livello regionale, percepire la stessa quota economica come borsa di studio per gli anni di durata del corso che oggi risulta essere di circa il 50%.

Se la legge fosse approvata, i medici continuerebbero a mantenere il numero dei propri assistiti, inoltre, parteciberebbero all’attività presso le Case di comunità. Case di comunità che, se funzioneranno come da programma, potrebbero essere veramente la realizzazione della medicina di prossimità. Cioè, servizi territoriali che consentirebbero ai cittadini di avere una prima valutazione, anzichè recarsi direttamente al pronto soccorso. Naturalmente, perchè tutto ciò si realizzi, servono risorse economiche, in questo senso è indirizzata la proposta di legge presentata dal Pd a firma della segretaria nazionale Elly Schlein.

Per sommi capi, la proposta di legge prevede: adeguare il finanziamento del servizio sanitario nazionale agli standard dei paesi europei, cioè nel volgere di qualche anno, al 7,5% del Pil. “Noi come Pd riteniamo – ha affermato Crisanti – che un buon servizio sanitario nazionale funzionante, non solo tutela la salute, ma contribuisce notevolmente alla coesione sociale. Altro aspetto, programmare un piano straordinario di assunzioni, sia di personale infermieristico, che di personale medico, per compensare i pensionamenti, sia per programmare la piena attività con l’entrata in funzione delle Case di Comunità, ma soprattutto per compensare il numero di specialisti all’interno degli ospedali.
Tutto questo però, deve vedere inanzittutto una revisione del sistema retributivo, in quanto, i nostri professionisti, sono retribuiti molto meno che i loro colleghi europei, forse questo, frenerebbe la fuga verso altre realtà lavorative”.

Durante l’incontro pubblico, ci sono stati diversi interventi da parte del pubblico, con un tema prevalente e cioè, la difficoltà in cui si trova la nostra Sanità polesana, con particolare riferimento all’alto Polesine.

Le carenze di specialità mediche, la mancanza di un vero pronto soccorso, sono motivo di forte disagio e preoccupazione, da parte di tutta la popolazione di quel territorio, che consta di circa 70 mila cittadini.

“Come già fatto in altre occasioni, sollecitiamo come PD un intervento da parte degli organi regionali preposti alla materia ad intervenire per risolvere il problema, ma nel contempo, rivolgiamo un forte invito anche alla politica locale, perchè faccia sentire la propria voce, per poter adeguare i servizi sanitari ai bisogni dei cittadini Polesani. E’ bene ricordare, che la sanità non ha colore politico” ha concluso l’ex sindacalista Fabio Osti che ha moderato la serata.