Che Pirati dei Caraibi sia legato a doppio filo a Jack Sparrow non lo scopriamo certo oggi: il successo del franchise è dovuto in larga parte anche all’indimenticabile personaggio di Johnny Depp, il cui ritorno viene invocato a intervalli regolari da stampa e fan. Siamo sicuri, però, che sarebbe una mossa saggia da parte di Disney?

Le recenti parole di Jerry Bruckheimer sul ritorno di Johnny Depp in Pirati dei Caraibi hanno riacceso l’annosa questione, portando in molti a esultare per l’eventualità di un coinvolgimento di Jack Sparrow dopo l’allontanamento tra Disney e la star di Edward Mani di Forbice. Almeno due fattori, però, ci portano a non vedere particolarmente di buono occhio la cosa.

Sopravvalutazione dello star power

Più di un film ci ha dimostrato, di recente, quanto la presenza di un attore importante non sia più la garanzia di successo che rappresentava una volta: pensiamo a casi come I Fantastici 4: Gli Inizi o Captain America: Brave New World, in chiave Marvel, ma numerosi esempi ci sono anche nella carriera stessa di Depp, la cui popolarità è comunque stata fortemente intaccata dalle sue vicissitudini private e legali (pensiamo a flop come Dark Shadows o Mortdecai, ma anche allo stesso Pirati dei Caraibi – La Vendetta di Salazar, di certo non un trionfo). Richiamare Depp, insomma, non vorrebbe dire successo assicurato.

Necessità di lasciar andare il passato

Ci ricolleghiamo all’ultimo passaggio del paragrafo precedente: gli ultimi film di Pirati dei Caraibi non sono stati un grande successo, né in termini economici né per quanto riguarda la critica. La sensazione è che, pur tenendo presente che parliamo di grandi franchise e non di film d’autore, sarebbe probabilmente cosa saggia puntare a un reboot quasi totale, nel quale i vecchi protagonisti potrebbero sì trovare spazio, ma magari come semplici comparse per strizzare l’occhio ai più nostalgici. Navigare in acque stagnanti non farebbe piacere a nessun pirata: meglio smuovere un po’ le cose!