CORTINA (BELLUNO) – La tragica notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. Stefano Dolcetta Capuzzo, l’imprenditore vicentino non ce l’ha fatta ed è morto a 76 anni. Si trovava ricoverato da domenica all’ospedale San Martino di Belluno, dopo aver riportato gravissime lesioni nell’incidente mentre si trovava al circolo del golf, fra i boschi di Fraina. L’imprenditore stava percorrendo una scalinata rustica, per spostarsi all’interno del campo, fra le buche del golf, mentre era in compagnia di alcuni amici, quando è improvvisamente caduto sbattendo la testa sotto gli occhi degli amici che hanno immediatamente lanciato l’allarme ai soccorsi.
APPROFONDIMENTI
Zaia: «Uomo di grande visione e determinazione»
Il mondo della politica piange Stefano Dolcetta Capuzzo. Il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa dell’ex vicepresidente nazionale di Confindustria, che aveva guidato a lungo la Fiamm Energy Technology, l’azienda delle batterie e degli avvisatori acustici di Montecchio Maggiore.
«Con profonda tristezza ho appreso la notizia della scomparsa di Stefano Dolcetta, figura di spicco dell’imprenditoria vicentina, veneta e italiana – ha dichiarato Zaia -. Uomo di grande visione e determinazione, che ha saputo coniugare capacità manageriali e apertura internazionale con un forte legame con la sua terra e la sua comunità. Il suo impegno alla guida della Fiamm, così come la sua attività in Confindustria, hanno lasciato un segno indelebile nella storia economica e industriale del Veneto. Stefano Dolcetta è stato un esempio di come si possa fare impresa con passione, serietà e rispetto per le persone. Alla famiglia, ai collaboratori e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare con lui, esprimo a nome mio e dei veneti le più sincere condoglianze e la vicinanza in questo momento di dolore».
Possamai: «Ha portato in alto il nome della nostra terra»
«Con profonda commozione ricordiamo Stefano Dolcetta, figura di spicco dell’imprenditoria veneta, ma soprattutto cittadino profondamente legato al suo territorio. Dolcetta ha rappresentato per decenni un punto di riferimento per l’industria meccanica vicentina e nazionale, sapendo da Vicenza guardare al mondo. Ha portato in alto il nome della nostra terra, valorizzando il saper fare vicentino sui mercati internazionali, senza mai perdere il contatto con le proprie radici – ha detto il sindaco di Vicenza, Giacomo Possamai -. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente: era un uomo che conosceva bene il valore della manifattura, della formazione tecnica, del lavoro ben fatto. Spesso ricordava come l’identità economica di Vicenza fosse costruita non solo sulle grandi imprese, ma su una rete di competenze diffuse, officine, scuole professionali, famiglie che con sacrificio e determinazione hanno reso grande questa provincia. In questo senso, Dolcetta è stato non solo un imprenditore, ma un interprete autentico dello spirito vicentino. Con il suo stile sobrio ma deciso, sapeva portare una visione strategica, accompagnata da un forte senso civico. Alla famiglia di Stefano Dolcetta, ai colleghi, ai collaboratori e a chi ha condiviso con lui un pezzo di strada, giunga il cordoglio mio personale e di tutta la comunità vicentina».