Il paragone del Direttore Generale di Ducati Corse

“La mia priorità è riportare Yamaha e Honda al vertice”. Il numero uno di Dorna Carmelo Ezpeleta in tempi non sospetti ha dichiarato senza giri di parole che la crisi tecnica delle case giapponesi è un problema non da poco per la MotoGP anche perché non si può correre il rischio di perdere altre case in una griglia di partenza già piuttosto assottigliata a livello di marchi coinvolti.

Per permettere alle case in difficoltà di recuperare terreno è stato ideato un sistema di Concessioni molto limitante per chi domina ed estremamente libero invece per chi deve recuperare. La Ducati si trova così con margini di manovra molto limitati a differenza di Yamaha e Honda, le quali invece sono libere di effettuare test con come unica limitazione il fatto di non poter girare su una pista sulla quale è in programma un GP nei 14 giorni successivi.

Il Direttore Generale di Ducati Corse, Luigi Dall’Igna, intervistato da La Gazzetta dello Sport ha sottolineato degli aspetti relativi alle Concessioni sui quali non si può obiettare. Interrogato se le Concessioni siano uno strumento giusto o del doping tecnologico Dall’Igna ha risposto così: “Dipende come consideriamo le moto, se sono uno show bisogna a tutti i costi equilibrare il sistema per dare più competitività e spettacolo, se siamo uno sport i vantaggi dati a uno e non a un altro ci allontanano dal mondo dello sport. Duplantis non usa un’asta più corta per saltare”.

Nell’ultimo ‘checkpoint’ a metà stagione non sono stati riscontrati cambiamenti nelle fasce nelle quali sono inserite le case. La Ducati è l’unica in fascia A perché con i due migliori piloti – i fratelli Marquez – ha conquistato più dell’85% dei punti a disposizione. Aprilia e KTM sono in fascia C, Honda e Yamaha nella D, l’ultima, e possono tra i tanti vantaggi continuare a sviluppare i motori a stagione in corso.