Nel drammatico epilogo de Il Padrino – Parte 2, Michael Corleone completa il suo spietato percorso di consolidamento del potere. Dopo aver eliminato il rivale Hyman Roth e indotto al suicidio il pentito Frankie Pentangeli, il personaggio di Al Pacino affronta la perdita della madre riavvicinandosi anche a Connie, che chiede il perdono per Fredo.
Michael finge di concedere la grazia al fratello, ma ordina comunque la sua esecuzione: Fredo viene ucciso durante una gita di pesca sul lago Tahoe, in una delle sequenze più fredde e tragiche del film. La vittoria di Michael è totale sul piano criminale, ma devastante sul piano umano. Kay, la moglie, dopo anni di bugie e violenze, confessa di aver abortito volontariamente per evitare di dare alla luce un altro erede della famiglia mafiosa. La rivelazione provoca la furia di Michael, che la aggredisce e poi la allontana, decidendo che i figli resteranno con lui.
Il film si chiude con Michael ormai solo, circondato dal silenzio della villa. Seduto, il boss riflette malinconicamente su un momento felice del passato: un pranzo familiare per il compleanno di suo padre Vito, quando la famiglia era ancora unita e lui non era ancora il criminale spietato che sarebbe diventato. Francis Ford Coppola ci consegna così un finale cupo e amaro: il potere assoluto ha permesso a Michael di sopravvivere e dominare, ma a costo di perdere la sua anima, la famiglia e ogni legame affettivo.