di
Giuliana Ferraino
L’Ue riceve il testo per la dichiarazione congiunta con i suggerimenti Usa. Il nodo del Digital Markets Act e il Digital Services Act. Impennata dei prezzi alla produzione Usa. Navarro: dazi sui farmaci ancora probabili
A una settimana dall’entrata in vigore dei dazi trumpiani, mentre Washington e Bruxelles fanno passi avanti per mettere nero su bianco l’accordo commerciale destinato a ridisegnare i rapporti economici transatlantici, dagli Stati Uniti arriva un segnale inatteso: l’impennata dei prezzi alla produzione (+0,9% a luglio, +3,3% su base annua) indica che il costo dei dazi comincia a trasmettersi alla catena del valore americana, con possibili conseguenze anche sulla politica monetaria della Federal Reserve.
Dopo giorni di incertezza, la Commissione europea ha annunciato di aver ricevuto un testo dall’amministrazione statunitense con le indicazioni americane per completare la dichiarazione congiunta. «Siamo felici di confermare che abbiamo ricevuto un testo dagli Usa con i loro suggerimenti per avvicinarci alla finalizzazione definitiva del documento», ha dichiarato ieri il portavoce Ue per il commercio, Olof Gill. «Siamo vicini all’intesa ma è un documento importante, i dettagli sono cruciali e serve ancora un po’ di pazienza». Il testo rappresenta una road map per i prossimi sviluppi delle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Ue, a valle dell’accordo politico siglato a fine luglio tra la presidente della Commissione Ursula von der Leyen e il presidente Usa Donald Trump. «Ora lo studieremo, faremo le nostre osservazioni alle controparti americane, continueremo il ping pong per arrivare ad un testo condiviso», ha aggiunto Gill.
Al centro delle tensioni restano le norme europee sul digitale — il Digital Markets Act e il Digital Services Act — contestate da Big Tech e oggetto di pressioni da parte statunitense. Ma per Bruxelles i due regolamenti non sono e non saranno parte di un’intesa con gli Usa sui dazi.
L’accordo prevede un dazio base del 15% sulla maggior parte delle merci europee esportate negli Stati Uniti, con esenzioni in settori strategici. Tra le principali incognite figura la lista completa dei prodotti esclusi dai dazi, tema sensibile per l’Italia, perché tra i comparti in discussione c’è quello vinicolo. Si attende poi l’ordine esecutivo di Trump sui dazi automobilistici: l’aliquota ora è al 27,5%. La Commissione si aspetta di vederli ridotti al 15% in attuazione degli impegni presi. Per i settori farmaceutico e dei semiconduttori — sotto indagine — l’Ue afferma di aver ottenuto un tetto al 15%. Ieri il consigliere commerciale della Casa Bianca, Peter Navarro, ha detto alla Cnbc che è ancora «probabile» l’applicazione di dazi sui farmaci. Intanto Trump ha ribadito la sua linea dura contro Pechino: «Non voglio che la Cina distrugga l’industria automobilistica americana», ha detto assicurando che le auto elettriche cinesi non entreranno nel mercato Usa.
Sul fronte macro, i dati diffusi dal Bureau of Labor Statistics, mostrano che i prezzi alla produzione sono aumentati dello 0,9% a luglio rispetto al mese precedente e del 3,3% su base annua dal 2,4% di giugno, il rialzo mensile più forte da oltre tre anni e ben sopra le attese (+0,2%). L’aumento è stato trainato dagli alimentari (+1,4% complessivo, con +7,3% per le uova e +4,6% per le carni bovine); dall’elettronica (+3,8% per tv e video, +3,5% per hardware e software) e dai servizi finanziari (+5,8% per la gestione di portafogli. I prezzi al consumo invece restano stabili al 2,7% annuo, sotto le attese di un rialzo al 2,8%, complice il rallentamento degli affitti e il calo della benzina. Molte aziende stanno ancora assorbendo parte dei costi senza trasferirli sui clienti.
Il dato usi prezzi alla produzione riapre il dibattito sui tassi. Se i mercati scommettono su un taglio di 25 punti base a settembre, il segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha auspicato un taglio di mezzo punto. Ma tutto diventa più difficle, se riparte l’inflazione, che la Fed ha il compito di tenere al 2% nel medio periodo.
Nuova app L’Economia. News, approfondimenti e l’assistente virtuale al tuo servizio.
SCARICA L’ APP
Iscriviti alle newsletter de L’Economia. Analisi e commenti sui principali avvenimenti economici a cura delle firme del Corriere.
15 agosto 2025 ( modifica il 15 agosto 2025 | 08:28)
© RIPRODUZIONE RISERVATA