Giuseppe Benvenuto, curatore della mostra ‘Nella mente del Maestro’ dedicata a Salvador Dalì, attraverso le colonne di Foggiatoday replica al turista che ha reso noto di aver visitato la mostra con la moglie, ma di aver dovuto lasciare i figli all’esterno per non aver avuto la possibilità di pagare con il pos, atteso che avevano appena 20 euro in contanti. “So benissimo che il pos è stato richiesto alla banca circa un mese fa, ma esisteva una efficace alternativa da mesi per entrare, cioè utilizzando l’acquisto online, tramite il servizio offerto da ‘Ciao Ticket’ e regolarmente tracciato dalla Siae. I ragazzi del ricevimento hanno fatto il loro dovere, richiedendo i documenti e di conseguenza hanno verificato l’età degli ospiti”.
Ecco qui la mostra di Salvatore Dalì
Benvenuto fa sapere che disponendo la struttura di un servizio di videosorveglianza, se le istituzioni lo vorranno potranno certificare l’accaduto: “Forse il signore voleva semplicemente risparmiare perché poteva al momento realizzare l’acquisto tramite il servizio online. Quello che mi stupisce è l’accanimento su qualcosa che non rientra nei servizi di prima necessità, anzi solitamente queste attività sono snobbate”.
Il curatore della mostra su Dalì – che sta avendo un grande successo di pubblico ed è molto apprezzata – avanza dubbi la linearità del racconto del visitatore: “Può mai essere credibile una persona che lascia due bambine sole? Può mai essere credibile una persona che si avvia ad una mostra, senza accertarsi se i cani possano entrare? Può mai essere credibile una persona che perde tutto questo tempo, per un negato ingresso ad una mostra?”.
Per Alessandro Benvenuto si tratterebbe di una semplice strumentazione finalizzata ad abbattere qualcosa di straordinario. Per questione di privacy il nome della persona che con dovizia di particolari ha segnalato il disservizio sulle nostre colonne, non è stato pubblicato. Il qui pro quo è avvenuto la sera del 16 luglio presso la Community Library nell’ex Convento di San Francesco.