Anche l’Umbria, “cuore verde“ d’Italia, fa parte dell’ingranaggio di quella straordinaria operazione di assistenza umanitaria, messa in moto dal Governo. L’altra notte, alle 23.30 sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino, è atterrato un C-130 dell’aeronautica militare messo a disposizione dal governo per trasportare 6 dei 31 bambini palestinesi bisognosi di cure. Uno di loro, di otto anni, accompagnato dai nonni e da una zia è stato trasferito nel reparto di Pediatria del Santa Maria della Misericordia, dove è stato accolto dal primario Alberto Verrotti, e sarà curato per le profonde ferite riportate a Gaza, territorio insanguinato da una guerra assurda.

A Ciampino c’era il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, l’Imam Salameh Ashour e la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, che, con il personale del 118 e la protezione civile regionale, ha preso in carico il piccolo e la sua famiglia.

L’arrivo del piccolo palestinese, come degli altri che sono stati accolti nelle varie strutture del Paese, rientra nella missione MedEvac, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile e dal Ministero degli Affari Esteri.

L’iniziativa estende all’assistenza medico-sanitaria le attività umanitarie condotte dall’Italia per la popolazione civile della Striscia, nel quadro del progetto “Food for Gaza”. Grazie a quest’ultima evacuazione sanitaria, è di 580, tra 181 pazienti e 399 accompagnatori, il numero totale delle persone accolte in Italia nell’ambito delle operazioni umanitarie portate avanti dal nostro Paese.

“Non ci sono parole – commenta la presidente Proietti – per esprimere la commozione nell’abbracciarlo a nome di tutta la comunità umbra, che da oggi ha adottato lui e la sua famiglia. Insieme li ricopriremo di affetto e di cure, come stiamo facendo da qualche settimana con un’altra famiglia proveniente da Gaza. È un piccolo messaggio di speranza e di umanità che va oltre la guerra, verso chi soffre e ha impresse nella propria vita le ferite di una guerra che da troppo tempo sta seminando morte, distruzione e miseria. È un gesto concreto che l’Umbria, terra di accoglienza e di pace, ha compiuto e continuerà a compiere, con le migliori cure sanitarie ma anche con la piena integrazione del piccolo e della sua famiglia con la nostra comunità regionale sempre pronta ad aiutare i più deboli, i bambini ed i malati. È un dovere morale – ha aggiunto – stare sempre dalla parte delle vittime innocenti di una guerra che non hanno scelto, come non hanno scelto di nascere in un paese dove non esiste la pace. È un imperativo di umanità accogliere i bambini mutilati e bisognosi di cure abbiamo le strutture, abbiamo il personale sanitario, abbiamo i volontari, abbiamo la volontà e il cuore per compiere gesti significativi contro la barbarie della guerra e per garantire il diritto alla vita, alla salute e alla dignità a coloro che con i loro occhi hanno visto tante atrocità”.

Concetti ribaditi dall’eurodeputato umbro Marco squarta: “Qui lo proteggeremo, lo cureremo e lo circonderemo di quell’umanità che ogni bimbo merita”.

Silvia Angelici