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Roma, 24 luglio 2025 (Agenbio) – C’è un dato che fa riflettere: nel 2024 più di 14 milioni di bambini nel mondo non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Nessuna. Sono i cosiddetti “zero dosi” e, nonostante i progressi registrati, restano fuori da qualsiasi protezione contro malattie evitabili. A riferirlo è il nuovo rapporto congiunto dell’OMS e dell’Unicef, che mostra un quadro in chiaroscuro: le coperture vaccinali stanno salendo, soprattutto nei Paesi a basso reddito sostenuti da Gavi Alliance, ma restano preoccupanti i segnali di rallentamento in molte aree del mondo sviluppato, dove in passato si superava agevolmente il 90% di copertura. Ci sono però numeri che fanno ben sperare. Le vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse (DTP) sono aumentate: l’89% dei neonati ha ricevuto almeno una dose e l’85% ha completato il ciclo. Parliamo di un milione di bambini in più rispetto all’anno precedente. Ma il rovescio della medaglia c’è: almeno 20 milioni di piccoli hanno saltato una o più dosi. Qualcosa si muove anche sul fronte del vaccino HPV: la copertura è salita al 31% tra le ragazze adolescenti, quasi il doppio rispetto al 2019. Ancora troppo lontano dal 90% fissato per il 2030, ma è un passo. Sul morbillo, i dati restano critici: l’84% ha ricevuto la prima dose, il 76% la seconda. Bene, ma non abbastanza. Servirebbe il 95% per scongiurare nuove epidemie. “Stiamo vaccinando più bambini, ma non tutti quelli che dovremmo”, ha detto Catherine Russell, direttrice dell’Unicef. “E questo dovrebbe preoccuparci”. Sulla stessa linea il direttore dell’OMS Tedros Ghebreyesus, che ha messo nel mirino disinformazione, tagli ai fondi sanitari e accesso difficile nei contesti di crisi: ostacoli che, messi insieme, rischiano di cancellare decenni di progressi. (Agenbio) Des 10.00
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