Eisenstein: «In un mondo con “meno”, ameremmo di più»

Charles Eisenstein, conferenziere e scrittore americano, ci apre gli occhi su ciò che potrebbe essere il mondo che riuscissimo a vedere “oltre il denaro”.

«Un mondo senza armi, senza ville faraoniche in periferie sterminate, senza montagne di imballaggi inutili, senza gigantesche monocolture meccanizzate, senza le catene di grandi magazzini con la loro bulimia energetica, senza insegne luminose, senza pile infinite di ciarpame usa e getta, senza l’abuso di beni consumo che non servono veramente a nessuno: ebbene un mondo privato di tutto questo, non sarebbe perciò un mondo impoverito. Ce la caveremmo con più bellezza, più comunità, più soddisfazione, più arte, più musica, e oggetti materiali inferiori per numero, ma superiori per estetica e utilità. Tutta la roba scadente che oggi riempie le nostre esistenze, anche se in grande quantità, può solo svalutare la vita» scrive Eisenstein nel suo libro che si intitola proprio “Oltre il denaro”.

«Un’economia sacra implica un processo di guarigione, che include la guarigione della frattura da noi creata tra spirito e materia. […] Credo che ameremmo di più i nostri oggetti, non di meno: faremmo tesoro delle nostre proprietà materiali, e onoreremmo sia il posto da cui provengono, sia quello in cui sono destinate ad andare. […] Riuscite a immaginare come sarebbe il mondo se prestassimo la stessa attenzione e considerazione a ogni cosa che produciamo? Se ad esempio ogni ingegnere mettesse altrettanto amore nei suoi progetti? Oggi un atteggiamento simile è antieconomico: trattare una cosa come se fosse sacra rientra raramente negli interessi economici di qualcuno. […] Il basso costo dei nostri oggetti contribuisce a svalutarli, cosicché naufraghiamo in un mondo a buon mercato in cui ogni cosa è generica e inessenziale».

«Immersi nella sovrabbondanza, anche noi abitanti dei paesi ricchi viviamo in un’ansia costante, sognando la “sicurezza economica” mentre cerchiamo di tenere a bada la scarsità. Facciamo le nostre scelte (anche quelle che non hanno niente a che vedere col denaro) in base a cosa possiamo “permetterci”, e in genere associamo la libertà con la ricchezza; ma nell’inseguire il paradiso della libertà economica, ci rendiamo conto che è un miraggio che si ritrae mentre ci avviciniamo, e che dargli la caccia rende schiavi. L’ansia è sempre lì, la scarsità appena un disastro più in là. Avidità è il nome che diamo a questa caccia, e in verità è una risposta alla nostra sensazione di scarsità».

LETTURE UTILI

OLTRE IL DENARO

È ormai evidente come il capitalismo contribuisca all’alienazione, alla competizione e alla scarsità, distruggendo la comunità e imponendo una crescita infinita a costo di devastazioni sociali e ambientali. Oggi queste tendenze hanno raggiunto l’estremo, ma il loro crollo rappresenta l’opportunità per un modo di vivere più ecologico, sostenibile e ricco di relazioni. Applicando una sintesi integrata di teoria, politica e pratica, Eisenstein esplora i concetti all’avanguardia della nuova economia, tra cui le valute a tasso negativo, le economie locali, l’economia del dono e i beni comuni. Ci presenta così una visione originale di buon senso, radicale ma gentile, e sempre più attuale man mano che le crisi della nostra civiltà si vanno aggravando.

QUI IL LIBRO

Oltre il denaro


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