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Le notizie del 16 agosto non possono che partire dalle reazioni al vertice tra Trump e Putin. I leader europei hanno «accolto con favore gli sforzi del presidente Trump per fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Russia e raggiungere una pace giusta e duratura». In una dichiarazione congiunta si afferma che «il passo successivo deve ora essere un ulteriore dialogo con il presidente Zelensky», che lunedì incontrerà Trump a Washington «per discutere tutti i dettagli relativi alla fine della guerra». La premier Meloni ha parlato di un accordo che sembra essere «ancora complicato», ma «finalmente possibile»: «Considero positivo il fatto che si stiano aprendo degli spiragli di pace. Solo l’Ucraina potrà trattare sulle condizioni e sui propri territori». Intanto gli Stati Uniti hanno proposto a Kiev «garanzie di sicurezza» simili a quelle della Nato ma senza l’adesione all’Alleanza atlantica. Lo riferiscono fonti diplomatiche dopo la telefonata tra Trump, Zelensky e i leader europei: tra le altre, la «parte americana ha proposto una garanzia simile a un articolo 5 fuori dalla Nato, presumibilmente concordata con Putin».
Ora la politica. Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag). Nei giorni scorsi l’organismo è stato al centro delle polemiche per le posizioni di due suoi membri in merito alle vaccinazioni.
Dopo la firma della revoca di tutti i membri del Nitag, informa il ministero della Salute, «si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati». Il ministro rileva che «la tutela della salute pubblica richiede la massima attenzione e un lavoro serio, rigoroso e lontano dal clamore. Con questo spirito abbiamo sempre lavorato e continueremo ad agire nell’esclusivo interesse dei cittadini».
Ancora esteri. Nove civili palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti dal fuoco israeliano nel nord di Gaza, secondo fonti locali riprese dall’agenzia palestinese Wafa. Dall’alba di oggi – riporta Al Jazeera – sono stati uccisi in tutta la Striscia di Gaza 25 palestinesi, tra i quali 12 ai centri per la distribuzione degli aiuti. È morta ieri a Pisa la palestinese di 20 anni arrivata meno di 24 ore prima da Gaza con un volo militare nell’ambito dell’operazione umanitaria del governo italiano. Era giunta in uno stato di grave malnutrizione —.
Torniamo in Italia. Il giudice minorile di Milano ha disposto «il divieto di espatrio dal territorio nazionale» dei tre minori tra 11 e 13 anni che lunedì scorso, a bordo di un’auto rubata, avevano travolto e ucciso la 71enne Cecilia De Astis al quartiere Gratosoglio di Milano ed erano scappati senza prestare soccorso. Il giudice ha anche convalidato il provvedimento preso dalla Polizia locale di porre i tre minori in un luogo sicuro, distanti dalle famiglie, dopo che si erano allontanati con i familiari dall’accampamento nomadi di via Selvanesco senza averlo comunicato alle forze dell’ordine. Erano stati rintracciati in Piemonte. Si cerca ancora il quarto ragazzino che era a bordo dell’auto rubata.
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