Il nuovo vaccino sperimentale che addestra il sistema immunitario

Un nuovo vaccino contro il cancro, ancora in fase sperimentale, sta facendo parlare di sé per i risultati incoraggianti ottenuti nei primi test clinici. Sviluppato per prevenire la ricomparsa di tumori molto aggressivi come quello al pancreas e al colon-retto, il trattamento ha mostrato di poter rafforzare il sistema immunitario e mantenere la malattia sotto controllo anche a distanza di quasi due anni.

La sperimentazione, condotta da un team della UCLA Health Jonsson Comprehensive Cancer Center, ha coinvolto 25 pazienti che avevano già subito un intervento chirurgico per rimuovere i tumori. Nonostante l’apparente guarigione, tutti presentavano tracce residue della malattia, rilevate attraverso esami molecolari: una condizione che li esponeva a un altissimo rischio di recidiva.

Il bersaglio: la mutazione KRAS

Il vaccino testato, chiamato ELI-002 2P, è progettato per colpire una mutazione specifica – KRAS – presente nella stragrande maggioranza dei tumori al pancreas e in circa la metà di quelli al colon-retto. Questo tipo di mutazione è nota per rendere i tumori particolarmente resistenti ai trattamenti tradizionali.


Somministrato tramite una serie di iniezioni, il vaccino ha stimolato la risposta immunitaria in 21 dei 25 pazienti, che hanno sviluppato cellule T specializzate nel riconoscere e attaccare le cellule tumorali. I pazienti con una risposta immunitaria più forte hanno avuto un periodo significativamente più lungo senza recidive.

In alcuni casi, i risultati sono andati oltre le aspettative: sei pazienti (tre con tumore al pancreas e tre con tumore al colon) hanno visto scomparire completamente i segnali biologici della malattia.

Un vaccino pronto all’uso

Uno degli aspetti più interessanti di ELI-002 2P – come riferisce Fox News – è che non richiede personalizzazioni complesse, come accade per altri vaccini oncologici. Si tratta infatti di un trattamento “off-the-shelf”, cioè già pronto e standardizzato, quindi più facilmente utilizzabile su larga scala.

Secondo i ricercatori, questo vaccino rappresenta un potenziale punto di svolta, soprattutto per il cancro al pancreas, dove le opzioni terapeutiche sono ancora molto limitate e la maggior parte dei pazienti sperimenta recidive entro pochi mesi dall’intervento.

“Chi ha sviluppato una risposta immunitaria più forte al vaccino è rimasto libero dalla malattia molto più a lungo di quanto ci aspettassimo” ha spiegato il dott. Zev Wainberg, co-autore dello studio.

Non solo KRAS: un’azione più ampia

Un altro dato rilevante riguarda il fatto che oltre il 60% dei pazienti ha sviluppato risposte immunitarie anche verso altre mutazioni tumorali. Il vaccino potrebbe quindi avere un’efficacia più ampia del previsto nel contrastare il ritorno della malattia.

Intanto, è già in corso una fase 2 della sperimentazione, che coinvolge una nuova versione del vaccino – ELI-002 7P – capace di colpire un numero ancora maggiore di mutazioni KRAS.

La sfida dei tumori solidi

Secondo esperti quali il dott. Marc Siegel, medico analista, questo approccio rappresenta una svolta per i tumori solidi, che fino a oggi sono risultati meno reattivi all’immunoterapia rispetto a quelli del sangue o al melanoma.

“Programmare il sistema immunitario per riconoscere queste mutazioni potrebbe diventare uno strumento essenziale nella lotta contro tumori difficili come il pancreas” ha commentato Siegel.

Lo studio è stato sponsorizzato e finanziato da Elicio Therapeutics, l’azienda del Massachussets che ha sviluppato il vaccino con la collaborazione del MD Anderson Cancer Center e del Memorial Sloan Kettering Cancer Center.

I risultati, pubblicati sulla rivista Nature Medicine, aprono la strada a nuove speranze per pazienti ad alto rischio di recidiva e offrono un nuovo modello di prevenzione, basato non solo sull’eliminazione del tumore ma sul rafforzamento del sistema immunitario per impedire che ritorni.

Per migliaia di pazienti affetti da cancro al pancreas e colon-retto, questo vaccino rappresenta qualcosa che sembrava impossibile: una speranza concreta di sconfiggere definitivamente la malattia.