Sale a nove il numero dei pazienti ricoverati all’ospedale Annunziata di Cosenza per sospetta intossicazione da botulino. Nelle ultime ore un nuovo caso è stato trasferito in terapia intensiva: le condizioni non sono considerate gravi, ma richiedono costante monitoraggio. Intanto è stato dimesso un degente del reparto di pediatria. Attualmente restano tre persone in rianimazione e sei nei reparti di area medica.

Botulino, cosa sta succedendo. Il focolaio era emerso nei giorni scorsi, quando diversi pazienti si erano presentati in pronto soccorso con sintomi compatibili: difficoltà visive, nausea, problemi di deglutizione e debolezza muscolare. Gli episodi hanno spinto le autorità sanitarie a rafforzare i controlli e a richiamare l’attenzione della popolazione sulla corretta conservazione degli alimenti.

Il botulismo è una rara ma pericolosa intossicazione alimentare provocata da una tossina prodotta dal batterio Clostridium botulinum. La malattia può manifestarsi in forma più o meno grave: dai disturbi gastrointestinali fino a complicanze neurologiche e respiratorie. Nei casi non trattati, la tossina può condurre a paralisi progressiva e, nei casi estremi, alla morte. La terapia prevede la somministrazione tempestiva di siero antibotulinico e il supporto intensivo.

Le autorità sanitarie invitano a prestare particolare attenzione ai cibi conservati in maniera artigianale o non correttamente sterilizzati, che rappresentano il principale veicolo dell’infezione.


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