Torino – I pazienti avranno sempre H24, ci sarà sempre uno studio aperto cinque giorni a settimana dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 19, con la prospettiva – quando il progetto entrerà a regime – di avere la copertura della fascia 8-20. Si chiamano Aft (aggregazioni funzionali territoriali). Ogni team avrà 18-20 medici ciascuno, e si prenderanno cura in media di poco meno di 25.000 persone.
Se ne parla da anni, ora si dovrebbe partire davvero, con la costituzione dei primi gruppi a settembre. Le Aft (Aggregazioni Funzionali Territoriali) sono raggruppamenti di medici che, pur mantenendo la propria autonomia, condividono risorse, obiettivi e strumenti per migliorare l’assistenza sanitaria sul territorio. Sono previste già da una legge dell’ex ministro Balduzzi del 2012. Ma è solo a maggio 2024 che i sindacati dei medici di medicina generale (Fimmg che ne rappresenta la netta maggioranza, Snami e Smi) raggiungono l’accordo con la Regione, con data di avvio che avrebbe dovuto essere il 1° gennaio 2025 ma. come sempre nel Paese di Pulcinella, ci sarà uno slittamento con inizio a ottobre. Una decina di giorni fa il comitato regionale presieduto dall’assessore Federico Riboldi ha dato il via libera agli accordi siglati dai medici con le 12 Asl territoriali. Le aggregazioni saranno 178. A Torino città sono 27, che diventano 87 su tutta la provincia (25 in Asl To3, 23 in To4, 12 in To5). Altre 23 nel territorio dell’Asl di Alessandria, 24 complessivamente nelle due aziende sanitarie cuneesi, 12 a Novara, 9 a Biella e nel Vco, 8 ad Asti, 6 a Vercelli.
STAMPA, salva in PDF o condividi l’articolo via E-MAIL …