Ascolta la versione audio dell’articolo

Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha firmato il decreto di revoca della nomina di tutti i membri del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag). Nei giorni scorsi l’organismo è stato al centro delle polemiche per le posizioni di due suoi membri in merito alle vaccinazioni. «Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato il decreto di revoca del Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni (National Immunization Technical Advisory Group – NITAG) – si legge in una nota – . In particolare, si ritiene necessario avviare un nuovo procedimento di nomina dei componenti del Nitag per coinvolgere tutte le categorie e gli stakeholder interessati».

Il braccio di ferro politico

Si conclude così il braccio di ferro politico sulle nomine di Paolo Bellavite ed Eugenio Serravalle all’interno del Gruppo tecnico consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag) del ministero della Salute. Di ora in ora si era andato intensificando il pressing di parte del mondo politico e dall’intera comunità scientifica per la revoca delle nomine di chi ha pubblicamente espresso posizioni contrarie ai vaccini.

La protesta del mondo scientifico

Era scattata la protesta del mondo scientifico: dopo il Nobel per la fisica Giorgio Parisi, anche il farmacologo Silvio Garattini aderisce alla petizione lanciata dal Patto trasversale per la scienza (Pts) per la revoca delle nomine di Bellavite e Serravalle. «Il ministro della Salute deve sostituire i due membri per rispetto di tutti coloro che sono morti per la mancanza di vaccino», aveva affermato Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri nonché membro del Gruppo 2003, che raggruppa ricercatori italiani tra i più citati nella letteratura scientifica internazionale. «È importante – aveva proseguito Garattini – che chi fa parte di un Comitato così importante non abbia conflitti di interesse o abbia una mentalità antiscientifica come chi è favorevole all’omeopatia». Il Patto trasversale per la scienza aveva osservato che Bellavite e Serravalle «in passato hanno pubblicato e promosso contenuti pseudoscientifici sostenendo teorie prive di fondamento» e che per questo la loro nomina rappresenta «un grave segnale di legittimazione di teorie antiscientifiche, che rischia di minare la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni sanitarie, favorire l’esitazione vaccinale e compromettere la credibilità del Nitag».

Le stesse preoccupazioni erano state condivise da molti altri esponenti della comunità scientifica italiana, che sui social avevano invitato i loro follower a firmare la petizione: è il caso per esempio del presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta e dell’infettivologo Matteo Bassetti, molto attivi sulla piattaforma X.

Scopri di piùScopri di più