Si viaggiare, ma con cautela. Specie se si vola verso Paesi tropicali, ma non solo. Lontano dall’Italia, infatti, sono presenti animali e malattie che debbono essere messi in conto da chi riempie la propria valigia. Importante, in tal senso, difendersi da possibili rischi sanitari. A spiegare, nel dettaglio, quali sono Clelia De Sisti, direttrice del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, e Marco Libanore, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive di Cona.

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“La preparazione al viaggio, soprattutto in caso di ‘viaggi d’avventura’, o se la meta è un Paese dell’area tropicale o equatoriale, o in alta quota, va organizzata almeno 4-6 settimane prima della partenza – raccomanda De Sisti -. Occorre documentarsi con precisione sulla situazione sanitaria e prima della partenza è consigliato effettuare una ‘consulenza viaggiatori’ presso l’Unità operativa Igiene pubblica dell’Ausl, con una consulenza gratuita”.

“Le vaccinazioni – aggiunge Libanore – costituiscono il più importante ed efficace metodo preventivo di molte delle patologie infettive che si possono contrarre durante i viaggi internazionali. A seconda della meta, del tipo di viaggio, del periodo di permanenza e delle condizioni di salute personali, è inoltre consigliata la vaccinazione contro malattie infettive specifiche”.

Le vaccinazioni

  • La vaccinazione per il colera è raccomandata solo per i viaggiatori che si recano in zone endemiche o in aree di recente epidemia per eventi disastrosi. In Paesi a basso rischio è sufficiente l’adozione di corrette norme igieniche e le dovute precauzioni per evitare di consumare cibi o bevande contaminati. Il vaccino per prevenire il colera viene somministrato per via orale in due dosi a 7-40 giorni una dall’ altra.
  • La vaccinazione per l’encefalite giapponese è raccomandata per i viaggiatori che si recano in Asia per almeno un mese durante la stagione delle piogge oppure a viaggiatori che soggiornano in aree endemiche per un periodo inferiore ad un mese ma svolgono attività a rischio, quali trekking, campeggio, pesca e attività con una prolungata esposizione all’aperto o che permangono in aree rurali, soprattutto durante l’irrigazione dei terreni agricoli. Il vaccino contro l’encefalite giapponese viene somministrato per via intramuscolare in due dosi a distanza di 4 settimane l’una dall’altra.
  • La vaccinazione per l’encefalite da zecche invece è raccomandata per i viaggiatori ad alto rischio che vivono o soggiornano in aree rurali o forestali fino ad altitudini di circa 1400 metri che si recano in aree endemiche. Attualmente i Paesi considerati a maggior rischio sono gli Stati Baltici, la Slovenia e la Russia. Il vaccino viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi: 4-12 settimane tra la prima e la seconda dose e 9-12 mesi tra la seconda e la terza dose.
  • La vaccinazione per l’epatite A è raccomandata per tutti i viaggiatori non immuni che si recano in paesi o in aree a rischio soprattutto per soggiorni in luoghi privi di fognature adeguate e con bassi livelli igienico-sanitari: l’infezione è particolarmente diffusa in Africa, Asia, Paesi del Bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Centro e Sud America. Il vaccino contro l’epatite A viene somministrato per via intramuscolare in due dosi a 6 mesi l’una dall’altra.
  • La vaccinazione per l’epatite B è raccomandata per tutti i viaggiatori non vaccinati che si recano in paesi o in aree a rischio: l’infezione è particolarmente diffusa in Africa e Asia. Il vaccino per l’epatite B viene somministrato per via intramuscolare in tre dosi a 0, 1 e 6 mesi l’una dall’altra.
  • La vaccinazione per la febbre gialla è raccomandata a tutti i viaggiatori diretti nei Paesi dell’Africa centrale, occidentale e orientale e del Sud America in cui la malattia è endemica. In alcuni paesi vige l’obbligo, dettato dal Regolamento Sanitario Internazionale, di richiedere un certificato valido di vaccinazione per la febbre gialla: anche solo per il transito aeroportuale. Il vaccino è somministrato per via sottocutanea o intramuscolare in un’unica dose.
  • Il vaccino per la febbre tifoide è raccomandato per i viaggiatori che si recano in aree endemiche, soprattutto quando la permanenza in tali aree è superiore a un mese o quando ci si reca in India o in zone con ceppi di Salmonella typhi resistenti agli antibiotici come ad esempio in Vietnam e Tajikistan. Sono disponibili due tipi di vaccino: quello orale da assumere in tre dosi a giorni alterni e quello intramuscolare in un’unica dose.
  • La vaccinazione per la meningite meningococcica è raccomandata per tutti i viaggiatori che si recano in paesi della zona subsahariana, soprattutto coloro che permangono per tempi lunghi a stretto contatto con la popolazione locale, o in aree con epidemie in atto. Inoltre la vaccinazione è obbligatoria per tutti i viaggiatori che si recano in pellegrinaggio a La Mecca. Sono disponibili due tipi di vaccino somministrabili in un’unica dose, per via sottocutanea o via intramuscolare.
  • La vaccinazione per la rabbia è raccomandata per tutti i viaggiatori diretti in aree endemiche di Asia, Africa e America Latina che presentino un significativo e prevedibile rischio di esposizione alla rabbia: ovvero viaggiatori coinvolti in attività che potrebbero portarli a diretto contatto con cani, pipistrelli e animali selvatici. Il vaccino è somministrato per via intramuscolare o intradermica in tre dosi: 7 giorni tra la prima e la seconda dose e 21-28 giorni tra la seconda e la terza.