Almeno 1.760 palestinesi sono stati uccisi da fine maggio nella Striscia di Gaza, la maggior parte dei quali dall’esercito israeliano, mentre cercavano aiuti umanitari, ha dichiarato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani per il Territorio Palestinese.

Secondo un portavoce della Difesa Civile di Gaza, Mahmoud Bassal, almeno 38 persone sono state uccise oggi dagli attacchi israeliani nel territorio, tra cui 12 in attesa di aiuti umanitari.

Punti chiave

19:45

L’Idf annuncia i preparativi per il “trasferimento” dei gazawi a Sud

L’esercito israeliano ha annunciato i preparativi per il trasferimento forzato dei palestinesi dalle “zone di combattimento” nel Sud di Gaza a partire da domani. Il portavoce dell’esercito in lingua araba, Avichay Adraee, ha affermato che la decisione si baserà su direttive provenienti dal “livello politico”.
“La fornitura di tende e attrezzature per rifugi per i residenti del settore sarà rinnovata a partire da domani”, ha comunicato il portavoce, dopo oltre cinque mesi di divieto di tali spedizioni. “Le attrezzature saranno trasportate attraverso il valico di Kerem Shalom dalle Nazioni Unite e dalle organizzazioni umanitarie internazionali dopo essere state sottoposte a un’accurata ispezione da parte del personale dell’Autorità per i valichi di terra affiliata al ministero della Difesa”, ha spiegato Adraee su X. L’annuncio arriva una settimana dopo l’approvazione da parte del governo dei controversi piani per l’occupazione di Gaza City.

19:15

Tel Aviv, domani sciopero generale pe il rilascio degli ostaggi e il cessate il fuoco

Israele si prepara allo sciopero generale di domani, indetto dalle famiglie degli ostaggi ancora a Gaza. Gli organizzatori chiedono una “pausa nella vita quotidiana” per chiedere al governo un accordo che ne consenta il rilascio.

15:42

Primo ministro dell’Anp domani in Egitto per parlare della crisi umanitaria a Gaza

Il primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese Mohamed Mustafa inizierà una visita ufficiale in Egitto domani, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Durante la sua visita, il primo ministro palestinese incontrerà il ministro degli Esteri egiziano Badr Abdelatty, con il quale discuterà della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e degli sforzi del Cairo per raggiungere un cessate il fuoco nell’enclave

15:07

Media: “11 morti di fame a Gaza nelle ultime 24 ore”

Undici persone, tra cui un bambino, sono morte di fame a Gaza nelle ultime 24 ore. Gli ultimi dati portano il numero totale di morti per malnutrizione nel territorio a 251, ha dichiarato ad Al Jazeera il direttore generale del ministero della Salute di Gaza, Munir al-Bursh

13:11

Attacco di coloni israeliani in Cisgiordania: 4 feriti

Quattro palestinesi sono rimasti feriti in un attacco da parte di coloni israeliani a nord di Hebron, nella Cisgiordania occupata, riporta Al Jazeera. Una persona è rimasta ferita anche dopo essere stata colpita da arma da fuoco nella zona di Sheikh Saad ad al-Eizariya, una città al confine con Gerusalemme Est occupata, secondo la Mezzaluna Rossa Palestinese

13:08

Media: “25 morti a Gaza dall’alba nei raid di Israele”

Fonti di Al Jazeera presso le strutture mediche di Gaza riferiscono che da questa mattina 25 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane in varie zone della Striscia di Gaza, tra cui 12 che erano alla ricerca di aiuti. Secondo l’agenzia Wafa, nove persone sono state uccise nel nord della Striscia dopo che l’esercito israeliano ha aperto il fuoco con mitragliatrici contro gli operatori umanitari in un’area di distribuzione degli aiuti

12:52

Nove palestinesi uccisi in un centro di distribuzione aiuti

Nove civili palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti dal fuoco israeliano nella Striscia di Gaza settentrionale, secondo fonti locali riprese dall’agenzia palestinese Wafa. Le fonti hanno riferito che le truppe israeliane hanno aperto il fuoco con mitragliatrici contro gli operatori umanitari in un’area di distribuzione nella Striscia di Gaza settentrionale. Dall’alba di oggi – riporta Al Jazeera – sono stati uccisi in tutta la Striscia di Gaza 25 palestinesi, tra i quali 12 ai centri per la distribuzione degli aiuti.

12:45

Premier Danimarca: “Netanyahu è un problema”

Netanyahu è ormai un problema in sé”. Lo ha dichiarato la prima ministra della Danimarca, Mette Frederiksen, in un’intervista al quotidiano danese Jyllands-Posten, prendendo una posizione netta e attaccando per la prima volta in modo diretto il premier israeliano Benjamin Netanyahu dopo 22 mesi di guerra a Gaza. “Ovviamente è una questione che spetta agli israeliani”, ma “non ho alcun dubbio che Netanyahu rappresenti oggi una sfida”, ha dichiarato Frederiksen. Jyllands-Posten scrive che è opinione diffusa che Mette Frederiksen sia stata finora vicina a Netanyahu, sia nella guerra contro Hamas che prima, durante la crisi del coronavirus, quando si è recata in Israele per discutere della produzione congiunta di vaccini. “Siamo uno dei Paesi che eserciteranno ulteriori pressioni su Israele, ma non siamo ancora riusciti a ottenere il sostegno della comunità Ue”, ha detto ancora la premier, sottolineando tuttavia anche che “Israele ha il diritto legittimo di eliminare Hamas dall’equazione”

10:06

“Ferma condanna” dei Paesi arabi all’idea della “Grande Israele”

I ministri degli Esteri di 31 Paesi arabi e islamici e i segretari generali della Lega araba, dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica e del Consiglio di Cooperazione del Golfo condannano, in una lunga nota diffusa ieri sera “con la massima fermezza” le dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu diffuse dai media israeliani in merito al cosiddetto “Grande Israele”. “Tali dichiarazioni – affermano – rappresentano un grave disprezzo e una palese e pericolosa violazione delle norme del diritto internazionale e dei fondamenti di relazioni internazionali stabili”

08:08

Media: “Hamas potrebbe accettare un accordo parziale sugli ostaggi”

Hamas potrebbe aver cambiato posizione sul rilascio degli ostaggi e sarebbe disposta a concordare un “accordo parziale”. Lo ha affermato ieri sera Channel 12, citando un documento classificato ricevuto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Secondo quanto riportato dal quotidiano israeliano, Netanyahu ha ricevuto giovedì un documento in cui si afferma che la posizione di Hamas è in linea con l’offerta fatta dall’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, che include il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 ostaggi morti in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni e del rilascio dei prigionieri palestinesi. Questi possibili negoziati potrebbero essere più rapidi rispetto ai casi precedenti, secondo due fonti citate sempre da Channel 12 che hanno spiegato che la risposta di Hamas potrebbe essere pronta già la prossima settimana

04:24

Media: “Unità Idf incaricata di diffamare i giornalisti a Gaza”

Un’unità speciale dell’esercito israeliano sarebbe stata incaricata di identificare i giornalisti che potrebbero essere accusati di essere combattenti sotto copertura di Hamas, per prenderli di mira e smorzare l’indignazione internazionale per l’uccisione di operatori dei media. È quanto sostiene il quotidiano israelo-palestinese +972 Magazine citato dal Guardian. La “cellula di legittimazione” sarebbe stata istituita dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 per raccogliere informazioni che avrebbero potuto rafforzare l’immagine di Israele e ottenere il sostegno diplomatico e militare da parte di alleati chiave, si legge nel rapporto, citando tre fonti di intelligence. Secondo il rapporto, in almeno un caso l’unità ha travisato le informazioni per descrivere falsamente un giornalista come militante, una designazione che a Gaza equivale di fatto a una condanna a morte. L’etichetta è stata invertita prima dell’aggressione, ha affermato una delle fonti.

00:01

Media: “Hamas potrebbe accettare accordo parziale sugli ostaggi”

Hamas potrebbe aver cambiato posizione sui negoziati per la presa degli ostaggi e sarebbe disposta a concordare un “accordo parziale”, ha riferito Channel 12, citando un documento classificato ricevuto dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Secondo quanto riportato dal Jerusalem Post, Netanyahu ha ricevuto un documento in cui si afferma che la posizione di Hamas è in linea con l’offerta fatta dall’inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff, che include il rilascio di 10 ostaggi vivi e 18 ostaggi morti in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni e del rilascio dei prigionieri palestinesi.

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