Dopo alcuni anni un po’ turbolenti, che hanno portato ai primi flop al botteghino e a molti cambi di direzione, il futuro del Marvel Cinematic Universe sembra essere ben definito, con un piano creativo che arriva fino al 2032. A raccontarlo è stato Kevin Feige, il capo della casa di produzione, nel corso di una lunga conversazione con la stampa, nella quale si è parlato anche di quello che arriverà dopo la fine della Multiverse Saga.
Innanzitutto, Feige ha riflettuto sulla quantità di contenuti prodotti negli ultimi anni e su quella in arrivo: «Abbiamo realizzato 50 ore di storie tra il 2007 e il 2019. Ma nei sei anni successivi a Avengers: Endgame, abbiamo superato le 100 ore — in metà del tempo. È troppo». Sommando anche le produzioni animate, la Multiverse Saga è arrivata infatti finora a 127 ore complessive. In futuro, quindi ci saranno meno produzioni, con una media di 2 film e 1 una serie tv all’anno.
A proposito di Avengers: Secret Wars (film in uscita nel 2027), il capo dei Marvel Studios ha affermato che «stiamo usando quella storia non solo per concludere ciò che abbiamo raccontato dopo Endgame, ma anche, e altrettanto importante — e potete guardare ai fumetti di Secret Wars per capire dove si va a finire — per prepararci al futuro. Endgame, letteralmente, parlava di finali. Secret Wars riguarda gli inizi».
Feige ha però evitato di definire la nuova fase un reboot: «Reboot è una parola che fa paura. Può significare molte cose per molte persone. Reset, linea temporale unica — stiamo pensando in quei termini». E ha aggiunto: «Sarà lì che accadrà X-Men». Dopo gli eventi di Avengers: Secret Wars, si procederà infatti con un nuovo casting per i mutanti il cui film sarà diretto da Jake Schreier (Thunderbolts*). I personaggi già apparsi nei precedenti film saranno interpretati da nuovi attori, insieme ad altri al loro esordio.
Lo stesso tipo di rinnovamento riguarderà anche altri personaggi storici del Marvel Cinematic Universe, come Tony Stark/Iron Man e Steve Rogers/Captain America, che saranno interpretati da nuovi attori. Per spiegare il motivo, Feige ha fatto un paragone con altri franchise, affermando che «Amy Pascal e David Heyman [i produttori del prossimo film di 007 targato Amazon MGM, Ndr] stanno cercando un nuovo James Bond. David [Corenswet, Ndr], il nuovo Superman, è stato fantastico. Sarà sempre così. Penso che sia difficile per chiunque farlo, quando un attore ha interpretato così bene un ruolo. Come possono mai sostituire Sean Connery, giusto?».
In generale, il produttore ha spiegato che, nonostante tradizionalmente i Marvel Studios lavorino su piani quinquennali, «in questo momento arriva fino al 2032», per quanto riguarda il futuro del Marvel Cinematic Universe. Tra i progetti in corso non rientra il personaggio di Miles Morales, perché finché Sony Pictures non avrà completato la sua trilogia animata con Spider-Man: Beyond the Spider-Verse (previsto per il 2027), «ci è stato detto di starne lontani».
Quanto a Blade, progetto che ha subito diversi ritardi, Feige ha assicurato che «Mahershala è ancora coinvolto». Sul futuro di altri nomi come Moon Knight o gli Eterni, che ultimamente si sono visti poco, ma le cui vicende sono rimaste in sospeso, il capo dei Marvel Studios ha infine affermato che «i personaggi introdotti dopo Endgame riappariranno in alcuni dei prossimi film e oltre. Il bello dei fumetti è che chiunque può apparire ovunque».
Riguardo al tema della rappresentazione in film e serie tv della Marvel, Feige ha infine ribadito un concetto già espresso da Stan Lee quando negli anni Sessanta creò l’universo supereroistico della Casa delle Idee: «Marvel rappresenta il mondo fuori dalla tua finestra. L’ho sempre detto, sia prima che si cominciasse a parlare di DEI e di “woke”, sia dopo… anche se, siamo davvero nel dopo? Non mi pare».
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