Antonio Luongo, 69 anni, non riusciva ad accettare che la giovane ex compagna, una 42enne di origini ucraine, avesse un nuovo amore e una nuova vita, che l’aveva portata sull’isola d’Ischia. Ha quindi preso una pistola ed è arrivato sull’isola per risolvere la cosa nel peggiore dei modi.
Luogo della tragedia una stradina all’altezza del civico 350 di via Provinciale Panza, non lontano da un bar molto frequentato e un hotel, in zona Cuotto, nel comune di Forio. Stando a quanto riferito da testimoni a NapoliToday, non ci sarebbe stato alcun litigio né sarebbero volate parole grosse tra Luongo e la moglie, solo una rapida successione di colpi, più di 10.
I primi cadere sotto la pioggia di proiettili, Zinoviya Knihnitska, 63 anni, origini ucraine, madre della ex compagna di Luongo, e il nuovo compagno della donna, Nunzio Russo Spena 48 anni.
Luongo ha quindi inseguito la ex moglie, Lyudmyla Velykgolova, che correva nel disperato tentativo di rifugiarsi in casa. L’ha raggiunta sull’uscio e ha fatto fuoco. 6, stando a quanto riferiscono i sanitari, i proiettili che hanno raggiunto la donna: due proiettili l’hanno colpita in pieno petto, uno al collo, due alle braccia e uno alla mano sinistra. Trasportata all’ospedale Rizzoli in condizioni gravissime, è stata intubata, stabilizzata e poi sottoposta ad un lungo intervento chirurgico condotto dal dottor Mimmo Loffredo. Nella notte è stata quindi trasferita in elisoccorso al Cardarelli. Decisive per lei le prossime ore.
Luongo ha quindi rivolto la pistola contro se stesso e ha fatto fuoco. Quando sul posto sono arrivate le forze dell’ordine e i medici del 118, respirava ancora ma è morto poco dopo.
Tanti i turisti e i residenti della zona che hanno sentito gli spari. In un primo momento, come riferito a NapoliToday, qualcuno ha pensato a fuochi d’artificio ma poi, capita la situazione, hanno cercato rifugio nei locali non distanti dal luogo della tragedia.
“A terra c’era un lago di sangue – racconta una donna – mai visto tanto sangue in vita mia, che la pioggia ha poi trasformato in un fiume rosso. Non dimenticherò mai quella scena”.