Ci vediamo nel 2026
È ormai confermata l’intenzione di Ducati di utilizzare il nuovo bicilindrico a V di 890 cm³ anche alla DesertX. Dopo il debutto su Streetfighter, Panigale e Multistrada, e con le prime indiscrezioni sull’arrivo anche su Monster, il V2 nato a Borgo Panigale è destinato a sostituire il Testastretta 11° da 937 cm³ anche sulla crossover più orientata all’offroad. A suggerirlo è un documento VIN “confidenziale” pubblicato dalla NHTSA statunitense, che introduce nuove sigle identificative per modelli Monster e DesertX, facendo ordine tra i codici motore obsoleti e liberando spazio per nuovi propulsori. Se confermato, il passaggio al V2 890 potrebbe comportare un importante alleggerimento complessivo, oltre a una maggiore compattezza, con benefici sia nella distribuzione dei pesi sia nella maneggevolezza, elementi centrali per un utilizzo efficace in fuoristrada. Insomma il passaggio è inevitabile, e qui potete vedere delle ipotesi generate al computer di come potrebbe essere la prossima DesertX.
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Intelligenza artificiale al lavoro. Secondo voi ci ha azzeccato?
Ciclistica di livello
La ciclistica, oggi costruita attorno a un telaio a traliccio in acciaio con sospensioni a lunga escursione e cerchi da 21”/18”, potrebbe essere affinata più che rivoluzionata, conservando la vocazione adventure ma migliorando la versatilità stradale. Il V2 890 ha già dimostrato una buona versatilità nelle declinazioni attuali e, se ben calibrato, potrebbe rappresentare un passo avanti in termini di erogazione, consumi e peso, senza snaturare il carattere della DesertX. Per mnon parlare dell’elettronica, che sui modelli che già montano l’890 è parecchio più raffinata. A livello estetico, è lecito attendersi un aggiornamento del frontale – oggi caratterizzato dal doppio faro tondo e da linee spigolose. Cosa ne pensate?