In quel Quel pazzo venerdì sempre più pazzo è presente un simpatico easter egg di natura glamour che riguarda Jamie Lee Curtis.
Alcuni trend vanno e vengono ed è merito anche del cinema se a volte ritornano. È il caso di Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo che ha riportato sul grande schermo un abito vintage indossato da Jamie Lee Curtis, o meglio dal suo personaggio, nel film cult Quel pazzo venerdì del 2004. La ricerca non è stata semplice, come ha assicurato la costumista del sequel Natalie O’Brien, ma ne è valsa sicuramente la pena.
Quel pazzo venerdì sempre più pazzo e il bizzarro easter egg glamour voluto dalla costumista come omaggio a Jamie Lee Curtis
Jamie Lee Curtis è nuovamente impegnata in uno scambio di corpi, quadruplo questa volta. In Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo la sua Tess è ormai nonna e sua figlia Anna sta per sposarsi con un uomo che ha a sua volta una figlia. Le due adolescenti finiranno per scambiarsi con le due adulte e di conseguenza Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan hanno avuto la possibilità di comportarsi da ragazzine questa volta fianco a fianco. Un’esperienza elettrizzante e che ha richiesto delle accortezze da parte della troupe. La costumista, ad esempio, ha ricercato attentamente un abito proposto da Tess nel primo film, in seta paisley di Diane von Furstenberg. “L’abito vintage di Diane von Furstenberg è stata una caccia al tesoro, visto che non ne sono rimasti molti in giro al mondo. Quello che abbiamo usato l’abbiamo trovato su eBay ed era circa sei taglie più piccolo, quindi abbiamo aggiunto un po’ di pannelli aggiuntivi per assicurarci che andasse bene. Sono molto contenta di dire che sembrava davvero l’originale”, ha raccontato a Entertainment Weekly.
Nell’ultima scena del film, Jake partecipa al matrimonio di Anna con una donna che assomiglia tantissimo a Tess e naturalmente indossa proprio quell’abito vintage del primo film. “La mia parte preferita è stata vedere la reazione di Jamie Lee quando ha visto [Bess] uscire con quell’abito. L’abito non era effettivamente previsto nella sceneggiatura; era solo qualcosa di cui io, la produttrice Kristin Burr e la regista Nisha Ganatra avevamo parlato, e sapevamo di volerlo realizzare. Sono così felice che sia successo”, ha raccontato la costumista.