Una serie di minacce

Già nel gennaio 1989, nella villa di Baudo era stato trovato un rudimentale ordigno esplosivo. Poche settimane dopo, del liquido infiammabile venne rinvenuto in un’altra delle sue abitazioni. «Non mi hanno perdonato le mie parole di condanna a Taormina in una commemorazione di Rocco Chinnici», ricordò Baudo nel 2015 a Piero Chiambretti, durante la trasmissione Grand Hotel. Le sue apparizioni pubbliche, in particolare la partecipazione al Maurizio Costanzo Show nelle puntate antimafia dell’inizio degli anni Novanta, contribuirono a farlo diventare un bersaglio della criminalità organizzata.