Immersi in una grave crisi economica, i boliviani eleggeranno domenica 17 agosto il loro prossimo presidente in un’elezione in cui la destra sembra pronta a chiudere il ciclo iniziato vent’anni fa dall’ex presidente socialista Evo Morales. Il Paese andino di 11,3 milioni di abitanti si reca alle urne stanco della carenza di dollari e carburante, conseguenza di un’economia in crisi, e con gli occhi puntati sui prezzi. L’inflazione annua si avvicina al 25%, un record da 17 anni. Incolpato della debacle, il presidente uscente Luis Arce, un tempo sostenuto da Evo Morales ma ora in conflitto con lui, ha rinunciato a candidarsi per un secondo mandato. Andronico Rodríguez, presidente del Senato, anch’egli di sinistra, e il candidato del Movimento al Socialismo (MAS), al potere dal 2006, Eduardo del Castillo, rimangono molto indietro nei sondaggi.