Il caso
Avevano il volo di rientro ieri mattina, ma sono rimasti in aeroporto per ore senza ricevere alcuna informazione
Si dovevano imbarcare, ieri, 17 agosto, alle 12.45 su un volo per Verona, invece, una trentina di persone, tra cui quattro vicentini, sono rimasti per ore all’interno dell’aeroporto dell’isola di Pantelleria senza ricevere alcuna notizia sul loro rientro a casa. Il motivo? Aereo pieno. «Siamo in attesa da ore, abbandonati al nostro destino – diceva ieri pomeriggio, intorno alle quattro, Francesco Bertezzolo, uno dei quattro vicentini bloccati sull’isola – Il volo della compagnia Volotea doveva partire alle 12.45, noi siamo arrivati in aeroporto intorno alle 9. Abbiamo ultimato le procedure per il check-in quando siamo stati richiamati, prima di recarci al gate. Ci hanno detto che non potevamo partire per un problema di possibile overbooking. Da quel momento in poi però non abbiamo ricevuto più alcuna notizia».
I biglietti acquistati a febbraio
Bertezzolo aveva acquistato i biglietti per il soggiorno a Pantelleria ancora a febbraio; un volo su Verona che, appunto, sarebbe dovuto ripartire ieri all’ora di pranzo.
«Invece – spiega il vicentino – ci hanno lasciato nell’incertezza più totale. Il personale Volotea sparito; nessuno a cui chiedere informazioni. Pazzesco. Tra l’altro un amico, che era riuscito a imbarcarsi sull’aereo da cui noi siamo stati “respinti”, ci ha inviato una foto mostrandoci che il velivolo aveva molti posti vuoti; non capiamo quindi cosa sia successo e per quale motivo non ci abbiano imbarcati. Siamo trenta persone che stanno vagando per l’aeroporto, tra l’altro un’aerostazione molto piccola, senza sapere nulla. Solo voci, passaparola e informazioni molto poco attendibili di chi dice che il nostro “boarding” non è stato completato perché mancava personale della compagnia aerea».
Posti in aereo vuoti, ma trenta persone a terra
Se di overbooking si è realmente trattato, stiamo parlando di quella pratica utilizzata in alcuni casi dalle compagnie aeree di vendere più biglietti di quanti posti siano disponibili nel velivolo, pensando che alla fine qualche passeggero non si presenterà all’imbarco. Eppure, come ha spiegato Bertezzolo, nel volo partito da Pantelleria (lasciando a terra i quattro vicentini e gli altri 26 compagni di sventura) a quanto pare molti sedili sarebbero rimasti vuoti. Ma ai passeggeri non è stata, appunto, fornita alcuna spiegazione.
Consegnato un voucher di 20 euro per mangiare
Intorno alle 14 ai turisti “abbandonati” è stato consegnato un voucher di 20 euro per acquistare qualcosa da mangiare al bar dell’aerostazione. «Poi ci è stata anche consegnata una carta con i diritti del passeggero con impresso un numero di telefono da chiamare – spiegava Francesco Bertezzolo – peccato che la chiamata costi 50 centesimi di scatto alla risposta e 1,50 euro per ogni minuto di conversazione. Ecco, diciamo non proprio un servizio alle persone che si trovano in difficoltà». Intanto dopo le 17, i 30 turisti sono stati informati che la compagnia stava verificando la possibilità di recuperare un altro velivolo. «Ma non ci è stato confermato nulla di preciso – sottolinea Bertezzolo – solo che ci sarebbe questa possibilità. C’è chi domani (oggi per chi legge ndr) ha impegni di lavoro, chi familiari. È una situazione inconcepibile».
In serata, la doccia fredda. Notte in albergo e alla mattina, forse, il trasporto via nave a Palermo dove cercare un volo per Verona.