Titolo: Io Sono Nessuno 2
Titolo originale: Nobody 2
Regia: Timo Tjahjanto
Paese di produzione / anno / durata: Stati Uniti / 2025 / 89 min.
Sceneggiatura: Aaron Rabin, Derek Kolstad
Fotografia: Callan Green
Montaggio: Elísabet Ronaldsdóttir
Suono: Dominic Lewis
Cast: Bob Odenkirk, Connie Nielsen, John Ortiz, RZA, Colin Hanks, Christopher Lloyd, Sharon Stone
Produzione: 87North Productions, Odenkirk Provissiero Entertainment
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Programmazione: Notorious Cinemas Curno, UCI Cinemas Orio, Arcadia Stezzano, Treviglio Anteo spazioCinema, Starplex Romano di Lombardia
Un Popcorn movie, zeppo d’azione, che si svolge principalmente all’interno di un luna park e che ne richiama, esplicitamente, dinamismo e divertimento. Passa dall’azione pura alla quasi parodia “Io sono Nessuno 2”, sequel dell’omonimo action-thriller del 2021, al cinema dal 14 agosto.
Diretto questa volta dall’indonesiano Timo Tjahjanto, il film vede il ritorno di Bob Odenkirk (volto, tra gli altri, di Breaking Bad e Better Call Saul), nel ruolo di Hutch Mansell, apparentemente padre di famiglia qualunque, in realtà ex revisore di CIA e FBI e pericoloso assassino. Quattro anni dopo essersi messo contro la mafia russa, bruciando 30 milioni di dollari, deve ripagare i propri debiti attraverso colpi ai danni di criminali internazionali. Una situazione che lo sta allontanando dalla moglie Becca (Connie Nielsen) e dai figli Brady (Gage Munroe) e Sammy (Paisley Cadorath). Decide allora di organizzare una vacanza al Wild Bill’s Majestic Midway and Waterpark, luogo anche delle sue vacanze d’infanzia, accompagnato sempre dal fratello Harry (RZA) e dal padre (con sigaro perenne, interpretato da Christopher Lloyd). Proprio insieme al padre, si dirigono tutti nella piccola città di Plummerville, che ospita il luna park. Un diverbio con alcuni teppisti farà però scontrare Hutch con il gestore del parco (John Ortiz) e lo sceriffo del luogo (Colin Hanks), prima di tentare di rovinare i piani di Lendina, boss criminale interpretata da Sharon Stone. Uno scontro necessario, che vede, ancora una volta, il reticente Hutch sfoderare tutta la sua abilità per sconfiggere i criminali.
Nel passaggio di regia, l’indonesiano Tjahjanto porta con sé il suo dinamismo cruento velato di nichilismo, presente nel suo precedente cinema horror ed action, mostrando la propria abilità nel girare frenetiche scene d’azione (anche in improbabili luoghi chiusi, come all’interno di un ascensore), virando però verso la quasi-parodia. Elemento che si manifesta soprattutto nell’elaborazione delle (inverosimili) trappole disseminate all’interno del luna park, che diventa così insolito campo di battaglia. Un luna park che si fa metafora tangibile di un film che è, essenzialmente, puro divertissement.
Il tutto impreziosito dal volto malinconico di Odenkirk, specchio di un personaggio sottovalutato, uomo qualunque che sembra riscattarsi nell’azione, senza divenire supereroe, ma nemmeno antieroe. Gioca con la parodia, si nasconde all’interno della società colorata dell’apparenza, dove l’immagine ritorna analogica per fissare immagini di un nucleo familiare che non trova però forza nel susseguirsi delle scene. Tutto risulta sterile e stereotipato, nella lotta di Nessuno contro altri signori Nessuno che esistono solo in veste di antagonisti. Anche la stessa Sharon Stone, nascosta dagli occhiali da sole, non riesce a dare forma e sostanza ad un villain che compare quasi fosse il boss finale di un videogioco.
La sostanza rimane allora nell’azione, nella regia che si fa luna park fracassone all’interno di un luna park. Niente di più e niente di meno. Per l’ennesimo “signor Nessuno”, va bene così.
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