Un nuovo centro accoglienza per donne senza dimora è sorto in via don Carlo San Martino, zona Argonne: ospiterà fino a 21 donne e si chiamerà “3D: Donne, Dimora, Diritti”. La struttura è di proprietà del Comune di Milano e verrà gestita da Fondazione Progetto Arca e Croce Rossa.
Il centro e le altre strutture
La struttura, già operativa con le prime 7 ospiti, andrà a completare il dispositivo di accoglienza emergenziale a bassa soglia che vede attivi già due centri: il Piccolo rifugio di viale Puglie 33 (periferia est) con 25 posti e il centro di via San Marco 49 (Brera) con 20 posti, per un totale di 66 posti a disposizione in città.
Il centro sarà aperto tutti i giorni tutto l’anno, con ingresso a partire dalle ore 18 e uscita dopo colazione, fino alle ore 9. La struttura è dotata di sei camere da due a sei posti ciascuna. Le ospiti potranno usufruire anche di doccia, servizi igienici, guardaroba e lavanderia, oltre che di uno spazio mensa e relax allestito con tavoli e poltroncine.
I servizi
Le utenti saranno inviate dal centro di via Sammartini 120, il punto unico di accesso ai servizi cittadini dedicati ai senza dimora, e potranno usufruire, oltre che del pernottamento, anche di due pasti, cena e colazione. L’organizzazione prevede, inoltre, la consegna di un kit igienico con beni di prima necessità e di abbigliamento pulito, eventuali piccoli interventi di natura sanitaria e infermieristica e la presa in carico per l’avvio di progetti di reinclusione sociale. Grazie alla Croce Rossa ci sarà attenzione anche sulla salute fisica delle donne: prevenzione di malattie e tumori, salute ginecologica.
Se gli operatori del centro Sammartini coglieranno i segnali che potrebbero portare a pensare che la donna sia vittima di violenza, sfruttamento o tratta, attiveranno anche i canali dedicati, come i Centri antiviolenza e il progetto Derive e Approdi.
Target diversi
“Con questa nuova apertura – spiega l’assessore al welfare Lamberto Bertolé – completiamo il panorama delle strutture di prima accoglienza per chi non ha una casa, dedicando tre specifici centri a tre target diversi: le persone e i nuclei intercettati dalle unità mobili sul territorio, le donne, le persone in transito. Tre luoghi che costituiscono un’alternativa alla strada da attivare velocemente in caso di emergenza, ma che vogliono anche rappresentare un aggancio per l’avvio di un percorso di reinclusione e il successivo inserimento nelle strutture a più alta soglia”.
Ambiente protetto
“Nelle scorse settimane – dichiara Costantina Regazzo, direttrice dei servizi di Fondazione Progetto Arca – abbiamo preparato con cura gli spazi di questo nuovo centro, pensando alle esigenze specifiche delle donne senza dimora, che anche in strada con le Unità mobili incontriamo sempre più spesso e che hanno la necessità e il diritto di vivere in un ambiente sicuro, protetto, pulito e sano che dia loro ospitalità. La nostra équipe di operatori è pronta ad accoglierle e ad avviare con loro un percorso di recupero, con l’obiettivo come sempre di raggiungere l’autonomia. Lavoreremo in armonia con i colleghi di Croce Rossa Milano e del Comune, formando una squadra competente che saprà far fronte anche a questa nuova sfida”.
Salute e benessere
“Siamo entusiasti – commenta Manuela Rusconi, responsabile dell’area Inclusione Sociale della Croce Rossa di Milano – di poter ampliare il nostro impegno a favore delle persone senza dimora, con un’attenzione particolare alle donne, grazie a questa nuova progettualità. La salute, intesa come benessere psicofisico, è da sempre una nostra priorità. Negli ultimi anni, abbiamo rafforzato la nostra attenzione alla condizione femminile con un approccio socio-sanitario fondamentale per rispondere alla complessità dei fattori che determinano situazioni di fragilità sociale”.