Nella notte le fiamme sono partite dalla cucina e hanno avvolto l’intero appartamento al secondo piano di una palazzina di viale Cadore 53 a Rivalta. Un uomo, 67 anni, è riuscito a salvarsi, la figlia, Eleonora Magnarello, 29 anni, invece, non ce l’ha fatta. Lui era proprio in cucina ed è corso via, la figlia invece era ancora a letto.

A dare l’allarme e ad accorrere per primo è stato un vigilante che abita poco distante e stava uscendo per andare al lavoro: ha trascinato fuori il padre, che era riuscito a uscire da solo dall’alloggio in fiamme, ma non è riuscito a raggiungere la giovane, rimasta intrappolata tra il fumo e il fuoco.

La ragazza è stata estratta dai vigili del fuoco e trasportata in elicottero al Cto di Torino in condizioni disperate. È arrivata in arresto cardiaco e, nonostante i tentativi di rianimazione, è morta poco dopo.

L’uomo è ricoverato all’ospedale di Rivoli. I vigili del fuoco hanno spento l’incendio e avviato gli accertamenti sulle cause.

Terzo episodio in pochi giorni

Questo di Rivalta è il terzo episodio in pochi giorni. Il giorno di Ferragosto in un’abitazione di via Don Oreste Caramello a Villar Dora aveva perso la vita Andrea Sebelic, 90 anni, di origine croata, che viveva da solo. L’anziano è stato ucciso dal fumo sprigionato dall’incendio, probabilmente causato da un corto circuito, mentre dormiva. Un vicino, accortosi del fumo, ha tentato invano di aprire la porta, resa incandescente dal calore. Sul posto sono giunti vigili del fuoco, carabinieri e ambulanza, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare.

E Biella,in via Coppa, nelle case popolari di Chiavazza: verso l’ 1,30 sempre del 15 agosto era scoppiato un incendio in un palazzo di sette piani. Un uomo di 44 anni è deceduto, altre sette persone sono rimaste lievemente intossicate. L’incendio è partito dalle cantine, forse il 44enne di origini magrebine, che è deceduto, viveva lì. Diverso invece il dramma della solitudine in via Quarello 22, in un palazzo Atc di Mirafiori Sud. La sera del 15 agosto, B.P., 95 anni, ha chiuso a chiave la porta del suo appartamento, ha ammassato i mobili e ha appiccato il fuoco. Le fiamme avrebbero potuto trasformarsi in una tragedia collettiva, coinvolgendo l’intero condominio di dieci piani, come nel caso di via Nizza, a fine giugno. Solo l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato il peggio,