Il Gran Premio d’Austria, dopo la pausa estiva, avrebbe dovuto consegnarci un Pecco Bagnaia in forma su uno dei suoi tracciati preferiti. Nelle ultime tre edizioni il torinese aveva conquistato il successo dando dure lezioni agli avversari. Stavolta incappa in errori gravi che lasceranno delle scorie. Non solo a vincere è stato Marc Marquez, al sesto trionfo consecutivo, ma a rubare la scena è stato un rookie su Ducati, Fermin Aldeguer, e l’italiano Marco Bezzecchi. Il pilota dell’Aprilia ha inciso sin dalle qualifiche, strappando la pole position ai ducatisti, grazie anche a qualche consiglio di Valentino Rossi.
Bagnaia non è riuscito a completare una Sprint Race cominciata male e finita peggio con un ritiro doloroso. Rabbia e lacrime che non sono servite come molla per la seconda chance della domenica. Bezzecchi è scattato come un fulmine, provando a dettare un ritmo indiavolato. Sui saliscendi del Red Bull Ring l’Aprilia RS-GP25 ha mostrato tutte le sue potenzialità, acuendo i rimpianti per l’assenza in questa annata del campione del mondo Jorge Martin. Un leggendario Marc Marquez ha privato al romagnolo la gioia del secondo successo dell’anno. L’ex rider del team VR46 ha risposto colpo su colpo finché ha potuto agli attacchi del numero 93. Alla fine ha chiuso terzo alle spalle di Aldeguer. Un podio che vale oro per la Casa di Noale, sempre più seconda forza nel Mondiale.
Al secondo posto si è issato un sorprendente Aldeguer, più rapido anche degli altri colleghi di marca accreditati. Il rookie spagnolo sta crescendo e potrebbe rappresentare una risorsa per il futuro. Marc Marquez non durerà per sempre a questi livelli e Bagnaia non è più affidabile. La Ducati Desmosedici è ancora la moto da battere ma gran parte del merito è del 32enne di Cervera, sempre in grado di cambiare marcia nel momento più importante.
I top 3
Marc Marquez: 10 – Non poteva non andare a lui il miglior voto della giornata. Fenomenale in entrambe le sfide, sfrutta al meglio le caratteristiche favorevoli della Desmosedici GP25 sul tracciato del RB Ring, piegando la resistenza dell’Aprilia e degli altri competitor. Nessuno gestisce le mescole meglio di MM93 e questo fa la differenza nelle parti finali dei Gran Premi. Ogni duello è gestito con un self control che traspare a ogni staccata. Nessuno nella storia della Ducati aveva mai vinto 6 gare di fila in top class. Inoltre, le 12 SR vinte su 13 round rappresentano un dato emblematico. Manca poco al nono riconoscimento iridato che pareggerà i successi di Valentino Rossi. Sfatare il tabù austriaco è la ciliegina di una torta farcita da 6 doppiette SR-GP di fila, 9 in 13 gare. Un 2025 da incorniciare.
“A metà gara stavo usando troppa gomma posteriore e l’usura era alta, per questo l’ho lasciato andare un po’. Quando ho visto Fermin arrivare con quella velocità, e sapendo che aveva il miglior consumo di gomma, ho superato Marco – ha affermato il leader spagnolo a Sky Sport MotoGP – Ho provato subito a superarlo, ma era troppo rischioso con il serbatoio pieno. Dopo ho visto che lui stava usando troppo la gomma dietro, il mio anteriore stava salendo di temperatura e ho rallentato un po’, mi sono detto di aspettare. Quando ho visto che la sua moto iniziava a muoversi molto in Curva-10 e in Curva-3 ho capito che era in difficoltà e ho attaccato“.
Fermin Aldeguer: 8,5 – Il ducatista che non ti aspetti in una domenica in cui il suo compagno di squadra, Alex Marquez, deve scontare un long lap penalty che lo condanna al decimo posto. Dopo le difficoltà nei primissimi giri Fermin è cresciuto alla distanza con un ritmo forsennato nelle ultime 10 tornate. Beffato il Bez e messaggio inviato a Dall’Igna. Fermin ha un futuro importante davanti se continuerà a ottenere podi nel team Gresini Racing.
Marco Bezzecchi: 8 – L’unico in grado di tenere dietro Marc Marquez per più di metà gara, frutto di una pole position da applausi. Ha tenuto botta quando Marc lo ha braccato. La rimonta di Aldeguer gli consegna alla fine un terzo posto. Con un Martin ancora al suolo il romagnolo ha fatto il massimo.
I flop 3
Pecco Bagnaia: 4 – I primi giri del Gran Premio sono gli unici aspetti salvabili di un fine settimana da dimenticare, l’ennesimo della stagione. La Sprint Race con una gomma problematica è risultata un indizio per una gara domenicale orribile. Il calo sulla distanza è sempre frutto di una pessima gestione delle gomme. Nella seconda parte della sfida, infatti, viene sverniciato dai piloti in sella alla KTM e persino da Joan Mir in sella alla Honda. Su un tracciato in cui aveva dettato legge negli ultimi 3 anni Pecco si è ritrovato bastonato, mentre Marc Marquez ha continuato la sua striscia di vittorie. Un ottavo posto che fa male e crea sospetti.
“Mi piacerebbe sapere cosa sia successo. Come nel resto della stagione, sono capitate cose che faccio fatica a capire. Qui sono sempre stato veloce e mi sono trovato a lottare per l’8° posto, prendendomi tanti secondi da Marquez. È una situazione difficile da accettare. Rispetto ai primi andavo più piano ovunque. Anche se guardo i miei tempi della scorsa stagione… Ho preso 12 secondi dai primi, ma anche da me stesso rispetto all’anno scorso su questa pista. Succede così da tutto l’anno“, ha commentato Bagnaia a Sky Sport. Ai microfoni di DAZN il torinese ha aggiunto: “Oggi si è ripetuto quanto accaduto durante il resto dell’anno. Lotto, dando tutto me stesso, e alla fine chiudo 8° a 12 secondi. Sono sempre concentrato. Eppure oggi non mi sentivo a mio agio. Spero di ricevere spiegazioni. Se sto perdendo la pazienza? Decisamente“.
Jorge Martin: 3 – Il madrileno ha bisogno di tempo, forse più del dovuto perché dopo la pausa estiva è tornato in buona forma fisica. Si tratta di capire la RS-GP25 perché il suo compagno di squadra sta dimostrando che si riesce ad andare forte su una Aprilia. Finito nella ghiaia non ha riportato altri infortuni ma ha molto da farsi perdonare.
Yamaha: 2 – Tutto il team dei tre diapason conferma le solite difficoltà sul tracciato austriaco. L’unico che finisce quasi sempre a punti su una M1 è Fabio Quartararo, mentre tutti i compagni hanno concluso fuori dalla top 15 anche in Austria.